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Migranti, oltre 30mila sbarchi in sei mesi: in aumento del 15,5% rispetto al 2024

Roma, 14 luglio 2025 – Secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Interno, nei primi sei mesi del 2025 sono sbarcati in Italia 30.269 migranti, con un aumento del 15,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando ne erano stati registrati 26.202. I numeri sono riportati nel “cruscotto statistico giornaliero”, il report aggiornato quotidianamente dal Viminale per monitorare l’andamento degli arrivi via mare.

Nonostante il tema degli sbarchi non sia attualmente al centro del dibattito pubblico, i flussi migratori via mare continuano e mostrano segnali di crescita, soprattutto con l’arrivo della stagione estiva.

L’andamento mensile: aprile, maggio e giugno in crescita

Nel mese di aprile 2025, sono sbarcate 6.578 persone, rispetto alle 4.721 dello stesso mese del 2024, con un incremento del 39%.
A maggio, gli arrivi sono stati 7.178, contro i 4.976 dello scorso anno, segnando un +44,2%.
Anche giugno ha confermato il trend in aumento, con 7.089 sbarchi rispetto ai 4.902 del 2024, pari a un +44,6%.

Confronto con gli anni precedenti

Pur in crescita rispetto al 2024, i dati attuali rimangono inferiori rispetto al 2023, quando nel primo semestre erano stati registrati 65.828 arrivi.
L’anno 2023 si era chiuso con un totale di 157.652 migranti sbarcati, in aumento del 49,9% rispetto al 2022 e del 133,6% rispetto al 2021. Nel febbraio 2023 si era verificata la strage di Cutro, in Calabria, con 64 vittime, evento che aveva portato all’approvazione di un decreto per l’inasprimento delle pene contro gli scafisti.

Il quadro complessivo

Mentre l’attenzione pubblica è concentrata su altri aspetti della gestione dei flussi migratori, come il recente decreto flussi che autorizza 500mila ingressi regolari nel triennio 2026–2028, i movimenti irregolari via mare proseguono.
I dati del Viminale mostrano che gli sbarchi non si sono fermati, ma sono tornati a crescere, pur senza raggiungere i livelli del 2023. L’attività di monitoraggio prosegue e le tendenze stagionali continuano a influenzare l’andamento degli arrivi lungo le coste italiane.

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