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Migranti, strage di bambini nell’Egeo. Berlino sospende Schengen

Un barcone affonda a 15 km dalla costa turca, almeno 34 i morti

Roma, 14 settembre 2015 – Almeno 34 persone, fra le quali 4 neonati e 11 bambini, sono morti annegati nelle acque dell’Egeo a causa del naufragio dell’imbarcazione su cui erano stipati. La barca, secondo la guardia costiera greca, è affondata ieri sera a 15 chilometri dalle coste turche. Altre 69 persone sono state tratte in salvo, mentre un’altra trentina sono riusciti a raggiungere a nuogo la riva, riferisce l’agenzia stampa ANA.

Intanto la Germania ha deciso di ripristinare temporaneamente i controlli alla frontiera con l’Austria, sospendendo gli accordi di Schengen, per arginare il flusso di migranti nel Paese. Lo ha annunciato domenica il ministro tedesco dell’Interno, Thomas de Maizière, dopo che la notizia era stata anticipata dalla “Bild” e dallo “Spiegel”. Sospeso anche il traffico ferroviario tra i due Paesi, secondo quanto hanno riferito le Ferrovie dello Stato austriache Oebb. La decisione è stata presa dopo che la situazione a Monaco di Baviera è diventata insostenibile. Un portavoce della polizia locale ha detto che la città è giunta “al limite estremo” della sua capacità di accoglienza dei rifugiati, dopo l’arrivo sabato di circa 13.000 migranti.

Il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, a sua volta ha denunciato il “totale fallimento” dell’Unione europea nel controllo delle sue frontiere esterne di fronte al grande flusso di migranti di queste settimane. “Misure efficaci sono ora necessarie per fermare il flusso al cospetto del fallimento totale dell’Ue”, “la cui protezione delle frontiere esterne non funziona più”, ha scritto in un comunicato. Fa però discutere la decisione della Germania di ospitare temporaneamente 21 rifugiati nell’ex campo di concentramento nazista di Buchenwald, dove persero la vita circa 56.000 persone tra cui 11.000 ebrei.

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