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Migranti. Trieste, Schiavone (ICS): “Meno arrivi ma più invisibili. Caos istituzionale e accoglienza precaria”

Roma, 23 giugno 2025 – In occasione della Giornata mondiale dei rifugiati, il Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS) ha lanciato un allarme: il numero di migranti intercettati a Trieste è in leggera diminuzione, ma cresce il numero degli “invisibili”, ovvero coloro che sfuggono al tracciamento e restano ai margini senza assistenza né diritti.

A parlare è Gianfranco Schiavone, responsabile dell’ICS, che ha chiarito come “non sia vero che gli arrivi stanno crollando”: i dati mostrano una flessione del 15-16% tra il 2023 e il 2024, ma questa potrebbe riflettere un aumento della clandestinità e della velocità del traffico, piuttosto che un reale calo dei flussi.

Confrontando i nostri dati con quelli sloveni, emerge chiaramente che non ci sono meno persone sulla rotta balcanica, ma che le organizzazioni criminali sono molto più organizzate. Il traffico oggi è più veloce, più invisibile”, ha spiegato Schiavone.

Nel dettaglio:

  • 2023: 16.052 migranti intercettati a Trieste
  • 2024: 13.419 migranti
    • di cui 8.355 uomini soli,
    • 2.218 minori stranieri non accompagnati,
    • 422 nuclei familiari,
    • 539 donne adulte sole
  • Gennaio-Maggio 2025: 2.971 migranti

Oltre ai numeri, l’ICS denuncia una grave disorganizzazione istituzionale, che aggrava la situazione delle persone appena arrivate.

Serve almeno una quindicina di giorni per accedere alle procedure ordinarie, nel frattempo le persone restano abbandonate a sé stesse. Sono in città, ma non si vedono più, si rifugiano in spazi abbandonati come l’ex Porto Vecchio”, ha aggiunto Schiavone.

A questo si aggiunge la questione dell’ostello, che avrebbe dovuto fornire un primo riparo ai migranti ma che, secondo ICS, resta in condizioni precarie, con lavori promessi mai eseguiti.

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