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Regolarizzazione. Estate senza permesso

Tempi ancora lunghi nelle province con più domande. A Milano, Roma e Napoli non si finirà prima dell’anno prossimo

Roma – 8 luglio 2010 – È ancora presto per archiviare la regolarizzazione. Migliaia di colf e badanti passeranno l’estate senza permesso di soggiorno, e forse anche l’autunno e l’inverno se hanno la sfortuna di vivere nelle province con più domande.

In tutto, ne sono state presentate poco meno di 300mila, e l’ultimo report del Viminale dice che al 30 giugno scorso erano oltre 170 mila i contratti di soggiorno firmati, ultimo passo per chiedere il permesso. A guardare il bicchiere mezzo pieno, il grosso è fatto, ma nel bicchiere mezzo vuoto ci sono 130mila lavoratori domestici, e altrettante famiglie, ancora in attesa.

In buona parte sono a Milano, Roma e Napoli, le province che insieme hanno collezionato poco meno di centomila domande, un terzo del totale. 

A Milano sono state smaltite finora circa 25mila domande su 43mila.  “Siamo molto  avanti con le convocazioni, ma dobbiamo essere realisti, l’obiettivo è concludere entro la fine dell’anno. Se poi riusciamo ad anticipare un po’, tanto meglio” dice la nuova dirigente dello Sportello Unico Immigrazione, Francesca Iacontini.

“Faremo di tutto per accelerare, ma dobbiamo fare i conti anche con i numeri. Milano – sottolinea Iacontini –  è la provincia con più domande, e allo Sportello lavorano una sessantina di persone, per un terzo interinali  che “scadono” proprio questo mese. Poi non c’è solo la regolarizzazione: a ricongiungimenti e flussi chi pensa?”

Sono 33 mila le domande presentate a Roma, i regolarizzati sono circa 17 mila, 5 mila le domande chiuse tra respingimenti, rinunce e mancata presentazione all’appuntamento, 2500 quelle in attesa di integrazioni. Le previsioni si fermano al prossimo autunno. “Per allora avremo convocato tutti una prima volta.  Non possiamo però sapere quanto si allungheranno i tempi per le integrazioni o per le persone che non sono venute al primo appuntamento, alle quali diamo una seconda o anche una terza possibilità” ragiona Ferdinando Santoriello, responsabile  dello Sportello Unico capitolino.

Santoriello parla anche di rallentamenti dovuti all’attività investigativa che si è innescata su molte domande sospette: “Polizia e magistratura ci chiedono gli atti relativi alla domanda e questo comunque prende del tempo e impegna parte del personale”.  I trenta interinali assegnati a Roma sono stati scaglionati: diciotto lavoreranno fine a fine mese, per poi cedere il posto a dodici colleghi.

A Napoli, dove sono state presentate 25mila domande,  è già certo che non si finirà prima dell’anno prossimo. Lo testimonia il calendario degli appuntamenti, che arriva a gennaio 2011, e non esaurisce ancora tutte le convocazioni. Anche qui gli interinali sono in scadenza e, a complicare le cose, ci sono molte domande incomplete,  sbagliate o false. 

“È difficile che già alla prima convocazione si possa firmare il contratto di soggiorno. In genere mancano documenti e quindi datori e lavoratori devono tornare per le integrazioni, poi ci sono errori nelle trascrizioni dei nomi stranieri e quindi le pratiche tornano in Questura per i controlli” spiega Gabriella D’Orso, capo dello Sportello partenopeo.

I nodi vengono al pettine soprattutto adesso. “Stiamo esaminando le domande presentate alla fine settembre [quando scadevano i termini per la regolarizzazione n.d.r.], sono le più problematiche. Abbiamo datori di lavoro che dicono che non ne sapevano niente, i loro dati sarebbero stati utilizzati a loro insaputa, oppure c’è chi ha falsificato il versamento dei contributi. Ci sono stati già alcuni arresti” racconta D’Orso.

Aspettare, quindi, aspettare ancora. Senza illudersi che si acceleri proprio adesso, con le ferie che ridurranno ulteriormente gli organici degli uffici impegnati nella regolarizzazione.

Elvio Pasca

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