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L2: la seconda lingua dove…

La proliferazione di scuole di italiano per immigrati e di singoli docenti free lance che insegnano la lingua e la cultura italiana a stranieri, che hanno necessità di imparare la lingua del nostro Paese o che trascorrono le vacanze in Italia, è un fenomeno che si registra da molti anni e con un’intensità sempre maggiore.

A tali bisogni è stata fornita una risposta iniziale con il fiorire di scuole che insegnano la nostra lingua ad un pubblico di stranieri. Col passar del tempo le offerte volte a soddisfare la domanda di apprendimento della lingua e della cultura italiana si sono andate diversificando e intensificando.
È nata la figura dell’insegnante di italiano a stranieri, ancora non ufficiale e con gli strumenti, inizialmente poco affinati, offerti dalla glottodidattica. I docenti di italiano a stranieri in origine non avevano una formazione specifica; spesso la loro formazione era affidata alla personale buona volontà e all’interesse dei singoli che svolgevano questo lavoro più per passione, o per arrotondare le proprie entrate, che come regolare attività lavorativa. La situazione odierna è molto cambiata. Gli esami di glottodidattica, inseriti come esami curricolari nei corsi di studio universitari e le numerose certificazioni in didattica dell’italiano a stranieri offerte dalle università italiane impegnate in modo più o meno esclusivo nell’insegnamento dell’italiano a stranieri, sono ormai una realtà nota a tutti.
Manca ancora un riconoscimento ufficiale di questa figura così importante del docente di italiano a stranieri, ma siamo sicuri che non tarderà ad arrivare date le quotidiane occasioni in cui si richiedono le sue competenze. Basti pensare alle competenze specifiche che un insegnante della scuola dell’obbligo deve autonomamente procurarsi per gestire al meglio una classe che abbia un numero, anche esiguo, di studenti stranieri. Non parliamo poi delle esigenze dei mediatori culturali e dei facilitatori linguistici volte ad una maggiore integrazione.
Resta aperta, infine, un’altra strada, che porta da una parte, verso l’insegnamento dell’italiano in Italia a stranieri che trascorrono delle vacanze linguistiche nel nostro Paese, dall’altra, invece, raggiunge chi desidera apprendere l’italiano senza recarsi in Italia.
Questa soluzione offre la possibilità ai giovani che intendano trovare un lavoro in Italia di affrontare il futuro in modo innovativo: il docente di italiano a stranieri è ormai a tutti gli effetti uno di quei “nuovi lavori” che in tempo di crisi offrono una risposta affidabile essendo ancora un mercato praticamente sconfinato in cui solo pochi pionieri si sono spinti. D’altro canto per le molteplici esperienze di studio o di soggiorno all’estero che i giovani affrontano, come parte della loro formazione, prima di cercare un lavoro in Italia, l’insegnamento dellla lingua italiana costituisce un “passepartout” quasi indispensabile per avere un lavoro e una fonte di reddito che consenta di vivere all’estero.

Il Master Insegnare Italiano a Stranieri L2 è un percorso formativo che punta a formare personale specializzato nell’insegnamento dell’Italiano agli stranieri in Italia e all’Estero, rispondendo con i mezzi più adeguati ai bisogni linguistici di differenti tipi di pubblico: adulti, adolescenti e bambini immigrati, comunità italiane all’estero, studenti in mobilità.
Tale formazione non riguarda soltanto gli insegnanti, ma anche i mediatori culturali e i mediatori linguistici. La formazione deve essere “a tutto campo”, concernente gli aspetti linguistici, comunicativi e interculturali.

Icotea punta a formare insegnanti di italiano a stranieri che conoscano l’italiano, con certificazioni di didattica dell’italiano a stranieri, e ne abbiano studiato la struttura morfosintattica, fonetica e grafemica, lessicale e testuale. Inoltre la figura di insegnante cui Icotea guarda come obiettivo deve conoscere la cultura italiana, la storia, sapendole proporre in modo adeguato al livello di competenza degli studenti.

Infine il master di Icotea forma insegnanti di italiano a stranieri che sappiano usare o creare i materiali didattici, sia quelli manuali che quelli digitali.
Sono previsti incentivi economici:
il percorso formativo è parzialmente finanziato mediante Voucher Formativo. Si tratta di un finanziamento dell’Unione Europea, valido fino al 31/11/2017, che ICOTEA ha ottenuto a copertura parziale dell’importo del Master. Infatti, invece che 999,00, con il Voucher l’investimento previsto è di euro 649,00, IVA compresa. Ecco perché è indispensabile iscriversi entro il 30 novembre 2017.

il pagamento è rateizzabile: prima quota all’atto di iscrizione (€ 249,00) e pagamento a saldo (€ 400,00) a fine Master, senza alcun costo aggiuntivo.
L’inizio del Master avviene nelle 24 ore successive all’iscrizione ed ha la durata di 1800 ore. Il Master è incompatibile con altre attività formative, in quanto vige il divieto di contemporaneità con altri corsi universitari. Sia le lezioni che gli esami sono online, mentre un portale formativo sarà attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Sarà disponibile inoltre un Tutor che entro 24 ore risponderà ad ogni tipo di domanda. Con il Corso Icotea gli immigrati, e coloro che sono esterni al nostro Paese, potranno iniziare a sentirsi meno stranieri.

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