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Sabir, Festival diffuso delle culture mediterranee (Pozzallo 12-15 maggio)

Uno spazio aperto di riflessione e proposta nei luoghi simbolo delle porte d’Europa. SCARICA IL PROGRAMMA 

 

Il Festival Sabir – promosso dall’ Arci insieme a Caritas, A Buon Diritto, Asgi, Carta di Roma e Acli e organizzato da Arci in collaborazione con il comune di Pozzallo e con il patrocinio dell’Anci – si propone di offrire uno spazio aperto di riflessione e proposta nei luoghi simbolo delle porte d’Europa.

Dopo la prima edizione che si è svolta a Lampedusa nell’ottobre del 2014, Sabir quest’anno si sposta a Pozzallo (in provincia di Ragusa), luogo di approdo di migranti e ponte tra culture nel mediterraneo.

Dal 12 al 15 maggio la cittadina siciliana sarà animata da spettacoli, dibattiti, incontri internazionali, eventi culturali, laboratori e workshop, il cui filo conduttore sarà quello delle ‘alternative mediterranee’.

Sabir, che dà il titolo al festival, era un idioma parlato nei porti del Mediterraneo dal Medioevo fino a tutto il XIX secolo. Uno strumento di comunicazione in cui confluivano parole di molte lingue del Mediterraneo e che consentiva ai marinai e ai mercanti dell’area di comunicare fra loro. Un nome quindi  non scelto a caso, ma evocativo anch’esso della possibilità di ‘capirsi’ e sperimentare esperienze comuni tra ‘diversi’.

La collocazione del Festival in Sicilia non è casuale, perché nelle acque al largo di quest’isola sono avvenute alcune tra le più grandi stragi di migranti. Solo nel 2015  hanno perso la vita più di 3500 persone, tra cui tanti bambini.

La responsabilità ricade in gran parte sulle scelte politiche dell’Italia e dell’Europa, oggi particolarmente evidente, tra l’altro, con la decisione di trasformare, attraverso l’istituzione degli hotspot, i luoghi di approdo – Lampedusa, Pozzallo, Trapani, Augusta, Porto Empedocle – in luoghi di detenzione, dove i migranti devono essere identificati, anche con l’uso della forza, e da dove si continuano a praticare respingimenti di massa.

 

Il Festival manterrà la stessa formula che ha caratterizzato la precedente edizione, che vedeva attività culturali e laboratori interattivi, musicali e teatrali alternarsi a incontri internazionali. L’obiettivo è infatti, in primo luogo, quello di coinvolgere e dare voce agli abitanti e ai migranti accolti sul territorio con le varie iniziative culturali, i laboratori e gli spettacoli.  

 

La presenza di tanti esponenti della società civile delle due rive del mediterraneo permetterà di proseguire la riflessione sulla crisi della democrazia europea e le diverse emergenze sociali: dai conflitti che devastano la regione, alla gestione dei flussi migratori, agli estremismi nazionali, agli atti terroristici, alle urgenze ambientali, ai diritti e libertà civili sempre più minacciati. Tutto ciò nella prospettiva di far emergere le ‘alternative mediterranee’, di fornire cioè una rappresentazione diversa della società civile del Mediterraneo, impegnata sui temi della pace, della giustizia sociale, dei diritti, per arrivare tutti insieme a disegnare un progetto alternativo di società e di Europa.

 

Nostra gradita ospite sarà anche la Presidente della Camera Laura Boldrini, che il 13 mattina incontrerà gli studenti delle scuole di Pozzallo, per partecipare poi alla Tavola rotonda organizzata da Arci e Cittalia sul contrasto ai discorsi d’odio sul web. 

 

Francesca Chiavacci

presidente nazionale Arci

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