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Il calcio italiano nella bufera dopo le frasi razziste del candidato alla presidenza Tavecchio

Il governo si affida al Coni sul caso Tavecchio, e dall'Uefa intanto arriva un cartellino giallo: "Impegni precisi contro il razzismo".

Roma, 30 luglio 2014 – La bufera che ha investito il candidato alla presidenza della Figc dopo lo scivolone su "stranieri e banane" non si placa: la strada verso l'assemblea elettiva dell'11 agosto, quella che dovrebbe riportare sulla poltrona di Via Allegri un presidente, resta a ostacoli. Al momento lo zoccolo duro che sostiene Tavecchio non si sfalda, nonostante qualche altro club (Sassuolo e Brescia) abbia ritirato l'appoggio, ma certo non si può escludere – visto il clima rovente – che all'assemblea non si arrivi con la fumata bianca.

Ed è per questo che Giovanni Malagò, silente in questi giorni nel rispetto dell'autonomia federale, stia preparando un piano B per il commissariamento. Il capo dello sport ha visto a Palazzo Chigi Matteo Renzi: occasione la 'festa' per i medagliati azzurri ai mondiali di scherma. I due, a margine dell'incontro con i campioni, hanno avuto un breve colloquio. Dieci minuti in cui Renzi, secondo quanto si apprende da ambienti governativi, avrebbe ribadito la piena condanna delle frasi di Tavecchio, e nessun intervento da parte dell'esecutivo. Questo nel rispetto delle regole, perché qualsiasi ingerenza politica metterebbe la federazione a rischio sanzioni da parte della Fifa. Renzi a taccuini aperti si è limitato a 'delegare' tutto a Malagò: "Nessuna domanda su Tavecchio, c'è anche altro oltre il calcio. Sul calcio mi sento rappresentato da ciò che dirà Malagò''.

E dalla politica, mentre il governo si affida al Foro Italico, continuano ad arrivare appelli contro Tavecchio: Sel chiede proprio al Coni di procedere al commissariamento (intervento che si può fare solo di fronte all'impossibilità di eleggere i candidati), diversi esponenti del Pd ribadiscono che Tavecchio "faccia un passo indietro".

Il presidente della Roma, James Pallotta, già schierato contro, va giù duro: "Tavecchio imbarazza e umilia l'Italia". Intanto la polemica si arricchisce di altri elementi: anche per alcune frasi pronunciate tempo fa da Tavecchio a proposito delle calciatrici. ''Siamo da sempre protesi a voler dare una dignità estetica alla donna del calcio – aveva detto in un'intervista a Report -. Prima si pensava che fosse un soggetto handicappato rispetto al maschio per resistenza ed altri fattori, invece abbiamo riscontrato che sono molto simili''. Insomma la polemica resta alta: giovedì al Coni un altro passaggio e poi la volata verso l'assemblea. Che porti all'elezione del presidente però è ancora tutto da vedere.

Chaouki, oltre 10mila firme petizione #Tavecchioritirati
"Abbiamo raccolto più di 10.000 firme in meno di 24 ore e stanno arrivando numerosissime adesioni per la petizione #TavecchioRitirati lanciata sul sito Change.org, un successo straordinario che dimostra quanto gli italiani siano sensibili sui temi del razzismo e delle discriminazioni". Lo afferma Khalid Chaouki, deputato Pd e coordinatore dell'intergruppo immigrazione che ieri ha lanciato una petizione popolare , firmata tra gli altri dal Presidente Pd Matteo Orfini, per chiedere a Carlo Tavecchio di ritirare la sua candidatura alla presidenza della Figc.

"L'Italia – spiega Chaouki – non può rassegnarsi, dopo tante battaglie, a farsi rappresentare da una persona che esprime giudizi che non esitiamo a chiamare razzisti e altamente offensivi, crediamo che il miglior modo per scusarsi dopo questa frase vergognosa, che oltraggia milioni di italiani e 'nuovi italiani', sia quello di ritirare la propria candidatura alla presidenza della FIGC per preservare la nostra dignità in Europa e nel mondo. Andremo avanti in questa campagna – conclude Chaouki – anche per difendere il lavoro di migliaia di insegnanti, allenatori, educatori e tifosi che in questi anni hanno lavorato duramente per sradicare il razzismo nelle aule scolastiche e nei campi di calcio. La dirigenza sportiva è chiamata a dare buoni esempi a differenza della gravissima affermazione razzista di Carlo Tavecchio".

Albertini, prendiamo posizione su lotta discriminazioni
"Prendiamo posizioni chiare su lotta alle discriminazioni, promozione dell'integrazione, contrasto a violenza e corruzione". Così Demetrio Albertini, candidato alla presidenza della Federcalcio, sul proprio profilo Twitter. Il prossimo 11 agosto l'assemblea della Figc sarà chiamata ad eleggere il nuovo numero uno che prenderà il posto del dimissionario Giancarlo Abete. L'altro candidato in corsa alla poltrona di via Allegri è Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, finito nella bufera per la frase sugli stranieri 'mangia banane'.

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