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La nigeriana Nnenna Suberu ha trovato un lavoro ma non casa: ‘aiutiamola a casa… sua’

Hai voglia parlare di integrazione. Cosa c’è di più di un immigrato che si trova un lavoro regolare in Italia dopo aver studiato, essersi diplomato e non aver nessuna pendenza di nessuna sorta? Sarebbe il massimo anche per quelli che stringono le maglie dell’immigrazione in nome di una sicurezza che sembra incentrata prevalentemente sul fenomeno della presenza degli stranieri. E invece, pare che non basti. Lo dimostra il caso di Nnenna Suberu, 25enne di Villafranca Veronese, laureata in Scienze e Sicurezza chimico-tossicologiche dell’Ambiente, alla facoltà di Scienze del Farmaco dell’Università di Milano. Ha trovato un nuovo lavoro in centro a Rovigo ma, mossasi per trovare un appartamento, nonostante abbia contattato tutte le principali agenzie immobiliari della città, nessuno le affitta casa perché «sono nigeriana, non mi vogliono», racconta affranta. Un incubo che non si è dissolto neanche quando ha cambiato destinazione, optando anche per paesi vicini, come Bosaro, o le frazioni, tipo Grignano: all’appuntamento per vedere l’appartamento in affitto, la risposta sbattuta in faccia è che siccome è nigeriana, non si fidano La vicenda che le sta costando parecchio economicamente, dato che è stata costretta a sistemarsi nei bed & breakfast di Rovigo. Senza contare che per risparmiare nel fine settimana, preferisce tornare a casa dei miei fratelli nel Veronese, con altra spesa extra di benzina nell’andare e tornare. Un salasso che supera di gran lunga il prezzo di un mese di affitto di un appartamento. Residente in Italia da 19 anni, Nnenna ha sempre vissuto con la mia famiglia e nessuno si è mai lamentato di loro, dato che «abbiamo sempre pagato gli affitti in tempo». Lanciamo l’appello affinché qualche proprietario possa venire incontro a questa esigenza che è un esempio positivo della tanto vituperata integrazione e che non desidera altro che lavorare onestamente e portare la sua mattonella allo sviluppo del paese che l’ha ospitata e che ha eletto come seconda patria. Si sente tanto dire «aiutiamoli a casa loro» ma intanto che ne dite di dare casa a Nnenna a Rovigo, disposta a pagarla regolarmente con un lavoro onesto, come ha sempre fatto la sua famiglia da due decenni? Aiutiamo Nnenna a casa… sua!

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