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Senegal, sviluppo e migrazione: il progetto di ACRA per creare e migliorare le attività lavorative in loco

Roma, 21 marzo 2022 – Si concluderà fra poco, alla fine di marzo, il progetto “Ripartire da giovani: pro-motori dello sviluppo locale e della migrazione consapevole” creato da ACRA e co-finanziato dall’AICS. L’obiettivo era quello di creare e migliorare le opportunità lavorative nei territori rurale della Casamance, nel sud del Senegal. Con una particolare attenzione all’occupazione giovanile e al reinserimento dei migranti di ritorno. Scopo che, oggi, si può dire assolutamente raggiunto.

Senegal, sviluppo e migrazione: il progetto di ACRA

Grazie a questo progetto, Acra ha potuto sostenere 27 microimprese e promuovere 1700 percorsi formativi in Senegal. Le attività hanno concesso di formare, informare e supportare sopratutto giovani e donne. Di dare vita a professioni concrete grazie anche alla creazione di business plan, educazione finanziaria, pratiche di coltivazione o di gestione di impresa. Il progetto ha avuto l’obiettivo di creare e migliorare le opportunità formative e lavorative in un territorio transnazionale, importante bacino di provenienza di flussi migratori. In particolare le regioni di Sédhiou e Kolda in Senegal, con implementazione delle attività da parte di ACRA, e di Gabu in Guinea Bissau, da Mani Tese. Il tutto insieme a partner in loco ed in Italia, come: il Comune di Milano, l’Università di Milano-Bicocca, STMicroelectronics Foundation, l’Associazione Stretta di Mano e associazioni locali.

La formazione e il rafforzamento delle competenze professionali in diversi ambiti ha previsto la creazione di due hub informatici. Ha coinvolto 250 persone preparate in diversi settori produttivi, 80 giovani formati per tecniche di web-journalism, 1200 in informatica di base e 200 in informatica avanzata. Inoltre, la sensibilizzazione ha dato vita a oltre 100 eventi tra tornei sportivi, spettacoli teatrali, murales. Non solo: in un Cine-festival sono state proiettate 20 testimonianze. Grazie all’attività di comunicazione radio, social e whatsapp, poi, sono stati raggiunti più di 500 mila senegalesi. “Vedere i giovani migrare fa soffrire, soprattutto perché si può realizzare ciò che si fa in Italia anche qui in Africa”, ha commentato Sekho Sakho.

Le informazioni e i messaggi del progetto sono stati raccolti in numerose video testimonianze dei partecipanti alle attività in Senegal e dei membri della diaspora in Italia. Queste testimonianze sono visibili sulle pagine Facebook del progetto e di ACRA. E in un video finale che raccoglie alcuni dei racconti e risultati del progetto.

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