L’uso illegittimo/arbitrario della forza e/o dell’autorità da parte delle forze dell’ordine puo’ essere sempre denunciato all’autorità giudiziaria penale. In caso di percosse, trattenimenti e perquisizioni illegali, atti di razzismo da parte delle forze dell’ordine e controllori dei mezzi di trasporto, puo’ essere presentata una denuncia/querela alla Procura della Repubblica del luogo dove si è verificato il reato.
Per i reati che vengono perseguiti solo se la vittima fa denuncia (per es. percosse, lesioni lievi, ingiuria, minaccia ecc.), la denuncia-querela deve essere presentata nei tre mesi successivi al reato.
La denuncia-querela può essere presentata dalla vittima personalmente; è comunque consigliabile l’assistenza di un legale o il supporto di associazioni che offrono assistenza legale, anche per contrastare le eventuali controdenunce.
Contro qualsiasi atto (anche di carattere normativo, come leggi statali, regionali, regolamenti comunali, ordinanze del sindaco, ecc.) e/o comportamento che abbia l’effetto di creare un trattamento differenziato in ragione dell’origine nazionale, etnica, razziale o religiosa può essere proposta l’azione civile contro le discriminazioni etnico-razziali.
Quando il giudice accerta che è in atto una discriminazione, puo’ condannare a risarcire i danni, anche di natura esistenziale, subiti dalla vittima della discriminazione.
E’ possibile in questi casi rivolgersi ad associazioni che operano nella lotta alla discriminazioni razziali: queste possono infatti avviare questo tipo di processo, sia a supporto di vittime di discriminazioni sia contro le discriminazioni collettive.
<<<Perquisizioni e accesso nell’abitazione