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Ferrero: “Nuova legge pronta a febbraio, Cpt sono da superare”

"I Cpt non sono adatti alla identificazione" TRIESTE – "Nel mese di febbraio, unitamente al ministro degli interni, possiamo arrivare alla presentazione della nuova legge sull’ immigrazione".

Lo ha affermato ieri il ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, parlando con i giornalisti a Trieste nel suo intervento conclusivo all’ assemblea pubblica sull’ immigrazione alla quale ha partecipato anche il presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy.

Ferrero ha sottolineato che "bisogna considerare le diversità come una ricchezza e non come un pericolo". A suo avviso "non abbiamo paura tanto degli immigrati, quanto del futuro. Noi non dobbiamo soltanto riscrivere le norme che regolano l’ immigrazione, ma – ha continuato – dobbiamo interrogarci su quella che si può definire una nuova ‘biografia della nazione’, vale a dire interrogarci su che cosa è oggi l’ Italia che da paese di emigranti è diventata società d’ immigrazione".

Secondo il ministro "se ci interroghiamo su questo scopriamo che il problema non sono i ‘nuovi venuti’, ma noi stessi, come ha indicato la tragica vicenda di Erba in cui prima si è messa in moto l’ abituale costruzione del capro espiatorio e poi – ha ricordato – ci siamo resi conto che il mostro era invece tra noi. Ci costruiamo una serie di capri espiatori, di figure di diversi del tutto inventate, perché – ha spiegato – in realtà abbiamo paura, non tanto degli immigrati, quanto del futuro".

Ferrero ha poi anche ricordato il fondo per l’ integrazione sociale degli immigrati che la prima volta è stato inserito in Finanziaria con una dotazione di 50 milioni. Fra le priorità che si affronteranno il ministro ha in particolare sottolineato la necessità "di superare i ghetti urbani".

Questione Cpt, un nodo da sciogliere
Per quanto riguarda il futuro dei Cpt nella nuova legge sull’ immigrazione Ferrero ha detto che "questo è un oggetto di discussione tutt’ ora non chiuso anche perché – ha spiegato – la commissione De Mistura che ha messo in piedi il Ministero degli Interni sta finendo il suo lavoro". Secondo il ministro "i Cpt devono essere superati" perché "le persone fermate debbano essere identificate in situazioni che non siano quelle di un Cpt che è nei fatti un carcere, e cioé in condizioni molto più civili di ospitalità".

Intanto, nella riunione di ieri al Viminale, la commissione De Mistura, incaricata di stilare una relazione sui Cpt italiani, ha quasi concluso la relazione che, oltre ad una valutazione sulle condizioni dei Cpt e Cpa italiani, dovrà formulare anche una serie di proposte al ministro dell’Interno. Un argomento complesso su un tema delicato, sul quale il lavoro proseguirà oggi, sempre al Viminale. Si tratta della stretta finale visto che, come ha annunciato lunedì il sottosegretario all’Interno, Marcella Lucidi, la commissione presenterà la sua relazione "entro pochi giorni". Il sottosegretario ha aggiunto che si tratta di un lavoro sul quale il Viminale "conta molto".

(17 gennaio 2007)

s.c.

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