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Immigrazione. Commissione Ue: serve più impegno dei Paesi europei

Rascam Abbing: "Ad oggi il contributo degli Stati europei non è quello che idealmente dovrebbe essere"

BRUXELLES – Più paesi europei devono contribuire concretamente alle pattuglie nel Mediterraneo e nell’Atlantico effettuate da Frontex, l’agenzia per il controllo delle frontiere europea nel tentativo di ridurre le ondate di immigrazione clandestina.

Sono le parole di Rascam Abbing, portavoce del commissario Ue alla Giustizia, Sicurezza e Libertà, Franco Frattini, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle ultimi episodi di questi giorni.

"Ad oggi il contributo degli Stati europei non è quello che idealmente dovrebbe essere. C’é stata una decisione importante ed è quella di rendere permanente, dal primo gennaio 2008, le pattuglie nel Mediterraneo e nell’Atlantico, ed è chiaro che un numero maggiore di Stati dovrà partecipare", ha sottolineato Abbing.

Il portavoce ha spiegato che oltre all’impegno politico assunto dai Ventisette è necessario che i paesi Ue firmino il memorandum d’intesa per dare concretezza agli impegni assunti nell’ambito della cosiddetta "tool box", il contenitore di impegni per i mezzi, navi, elicotteri e aerei, che servono al pattugliamento e che ad oggi conta 525 impegni.
Alla missione Nautilus nel Mediterraneo al momento partecipano quattro paesi, Italia, Spagna, Grecia e Germania, che forniscono mezzi navali ed aerei.

(23 luglio 2007)

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