VENEZIA – Il Veneto sperimenterà il patto di accoglienza e di integrazione nei confronti dei nuovi immigrati.
Lo ha confermato l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona intervenendo ieri a Villa Settembrini a Mestre (Venezia) al seminario "Il Veneto e l’emigrazione dall’Africa mediterranea" promosso dall’Associazione Europa Koiné.
L’introduzione del patto di accoglienza, sulla scorta del modello francese del "contrat d’accueil et d’intégration" – ha sottolineato De Bona – rappresenta una delle novità più rilevanti della programmazione regionale per il prossimo triennio, in fase di approvazione, ed è stata accolta con straordinario interesse dalle sedi di concertazione attivate dalla Regione in materia di immigrazione. Sarà messo a punto in tavoli di lavoro con la presenza delle diverse componenti sociali e formalizzerà il reciproco impegno di accoglienza e di integrazione da parte della società veneta e da parte dell’immigrato circa l’osservanza degli obblighi previsti dalla normativa italiana, delle regole di convivenza e dei valori della comunità ospitante.
"Ritengo – ha detto De Bona – che questo nuovo strumento, pur non potendo costituire presupposto per il rilascio del permesso di soggiorno in quanto non previsto dalla legge nazionale, può comunque rappresentare un’opportunità di affermare il valore dell’integrazione e produrre ricadute positive su tutta la comunità".
(5 dicembre 2006)


