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Permessi di soggiorno. La Cgil di Milano: “E’ emergenza moduli negli uffici postali”

"Questa sperimentazione di Poste Italiane non sta funzionando correttamente, meglio se la gestione dei rinnovi passasse subito ai Comuni" MILANO – I moduli per il rinnovo del permesso di soggiorno sono introvabili, tanto che è nato un mercato nero parallelo per riuscire a procurarseli e la situazione a Milano ormai è di "emergenza".

La denuncia della Cgil parte dal racconto delle "centinaia" di persone che ogni giorno si rivolgono all’ ufficio stranieri alla Camera del lavoro "e che non sanno cosa fare".

"Il nuovo sistema per avere i moduli e presentare le domande agli uffici postali non va bene – spiega Maurizio Crippa del centro stranieri -. Qui viene gente che piange disperata, che rischia l’illegalità dilagante di ritorno. C’é chi rischia di essere licenziato, di non poter rinnovare la patente, di non avere la tessera sanitaria e chiedono a noi il kit che certo non abbiamo". Il risultato in questo modo è che, invece di sveltire le procedure, "dilaga il mercato nero e la situazione è drammatica".

L’11 dicembre, primo giorno in cui si poteva ritirare il kit per richiedere il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno, gli uffici postali sono stati letteralmente presi d’assalto. Da allora i moduli, spiega Crippa, sono "arrivati a singhiozzo" e ora sono praticamente introvabili. Dal canto loro, le Poste assicurano che già oggi sono disponibili i kit e spiegano che l’esaurimento veloce delle scorte è stato dovuto soprattutto alle forti richieste dei primi giorni, anche da parte di chi sperava che si trattasse di una sanatoria. "Le poste dicono che garantiranno l’arrivo dei kit – aggiunge il sindacalista -, ma noi non ci fidiamo".

"Oltre al problema dei moduli che non si trovano – spiega Crippa a Stranieriinitalia.it – anche le questure stanno avendo molte difficoltà, poichè, in molti casi, non riescono ad utilizzare correttamente i dati dei moduli che arrivano dalle Poste, con conseguenti rallentamenti sull’interno sistema. Questa sperimentazione di Poste Italiane non sta funzionando correttamente, meglio se la gestione dei rinnovi passasse subito ai Comuni".
"Sarebbe oppurtuno che il Governo intervenisse – conclude il sindacalista – per risolvere questa situazione che definire drammatica è poca cosa".

(5 gennaio 2007)

s.c.

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