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Romeni e bulgari. Per le cure urgenti è ancora valido il tesserino Stp

Il ministero della Salute proroga il valore del documento anche per i neocomunitari. Assicura le cure urgenti ed essenziali a chi non può prendere la carta di soggiorno ROMA – Il tesserino STP (Straniero temporaneamente presente) può ancora garantire le cure urgenti a romeni e bulgari in Italia, anche se non sono più cittadini extracomunitari. Lo ha stabilito il Ministero della Salute, evitando così che migliaia di persone rimanessero senza copertura sanitaria.

La posizione dei neocomunitari rispetto al Servizio Sanitario Nazionale è varia. "Coloro che sono già iscritti – si legge in una circolare del 13 febbraio – mantengono il diritto acquisito, coloro che invece regolarizzano la loro posizione attraverso al richiesta della carta di soggiorno potranno invece iscriversi, mentre altri potranno accedervi a carico del paese d’origine".

Rimane però una consistente fetta di esclusi. Migliaia di neocomunitari, per la maggior parte romeni, non sono in grado di regolarizzare la loro posizione assistenziale perché non hanno versato abbastanza contributi in patria (in Romania l’iscrizione al servizio sanitario non è automatica) e in Italia non possono chiedere la carta di soggiorno, perché lavorano in nero e non hanno modo di documentare un reddito sufficiente al proprio sostentamento.

È il caso degli immigrati che, prima dell’ingresso di Romania e Bulgaria nell’Ue, risultavano clandestini e per accedere alle cure di base si facevano rilasciare dalle Asl un tesserino STP (Straniero Temporaneamente presente). Secondo il Testo Unico per l’immigrazione, quel documento tocca però ai cittadini extracomunitari, categoria dalla quale romeni e bulgari sono usciti dal 1 gennaio 2007. Che fare?

"Questa Amministrazione- spiegano al ministero della Salute -concorda con il Ministero dell’Interno, interessato della problematica, nella proroga dell’uso del codice STP per cure urgenti ed essenziali, ancorché continuative, per l’anno in corso, ai cittadini bulgari e romeni che ne erano in possesso al 31 dicembre 2006, privi momentaneamente, anche per le loro condizioni di salute che impediscono l’esercizio di un’attività lavorativa, di altro titolo per l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale". Una scelta obbligata, visto che il T. U. sull’immigrazione "assicura l’applicazione delle norme in esso contenute anche ai cittadini comunitari nel caso in cui siano ad essi più favorevoli".

Insomma, quelli che hanno una tessera Stp potranno usarla fino alla fine dell’anno. E quelli che non ce l’hanno? La circolare non lo esplicita , ma il ragionamento sulle norme "più favorevoli" sembra applicabile anche a loro.

Scarica
Ministero della Salute. Circolare 13/02/2007: "Assistenza sanitaria ai cittadini provenienti dalla Romania e dalla Bulgaria, privi di copertura sanitaria"

(16 febbraio 2007)

 

Elvio Pasca

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