Roma, 1 lug. – (Adnkronos) – Le Associazioni cristiane dei
lavoratori italiani si dicono ”seriamente preoccupate” per le
conseguenze del disegno di legge sulla sicurezza che il Governo ha
deciso di "blindare" con la fiducia anche al Senato, ”nonostante i
ripetuti appelli alla ragionevolezza promossi in questi mesi dalle
organizzazioni sociali e dal mondo ecclesiale. Siamo preoccupati –
spiega il presidente nazionale Andrea Olivero – per le misure
restrittive e punitive che il disegno di legge introduce nei confronti
dei cittadini immigrati, andando ad agire nella sfera dei diritti
fondamentali e della dignita’ umana: il matrimonio, la salute, la
scuola”.
”Il Governo -prosegue- dovra’ assumersi la responsabilita’ per
aver voluto favorire, nei fatti e nelle intenzioni, un clima
pericoloso di paura e di sospetto che alimentera’ la clandestinita’
anziche’ combatterla, rendera’ gli immigrati irregolari ancora piu’
invisibili, soprattutto sui posti di lavoro, provochera’ forti
limitazioni nell’esercizio dei diritti fondamentali, complicando la
vita degli stessi immigrati regolarmente residenti”. Le Acli
ricordano che ”rimane irrisolta la questione delle "badanti"
irregolari e delle decine di migliaia di famiglie che le ospitano,
avendo fatto richiesta di assunzione con il decreto flussi senza aver
ricevuto ancora risposta. Colpisce -aggiunge Olivero- la totale
cecita’ del governo di fronte a questioni cosi’ evidenti come quella
delle lavoratrici immigrate che assistono i nostri anziani”.
”Una cecita’ – conclude Olivero – che tradisce un approccio
puramente ideologico al tema dell’immigrazione e, piu’ in generale,
una mancanza di visione di futuro, una chiusura al mondo e ai
cambiamenti che comunque avvengono e che non si e’ in grado di
governare”.
(Pun/Pn/Adnkronos)
01-LUG-09 17:57