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Permesso a punti. “Anche per chi ha commesso piccoli reati”

Naccari: "Se l’ex detenuto infrange ancora la legge – anche non pagando una bolletta – i punti vengono tolti. A zero c’è l’espulsione”

 

Roma – 31 luglio 2009 – ”Stiamo lavorando a una proposta da fare al governo che preveda, per chi abbia commesso reati di lieve entità e voglia realmente reinserirsi nella società, il rilascio di un permesso di soggiorno a punti che venga utilizzato per attività lavorativa costantemente monitorata”. Si torna a parlare del permesso come di un premio per i più meritevoli. Questa volta i lo fa il consigliere del Pdl Domenico Naccari che fa parte della Commissione Sicurezza del Campidoglio.

La proposta è stata condivisa dal presidente Fabrizio Santori. ”Si potrebbe rilasciare a chi l’ha perso per aver commesso reati di lieve entità – aggiunge – agli apolidi o a chi si distingue in attività sociali. Ovviamente la proposta prevede un’attenta osservazione da parte di assistenti sociali e magistratura per verificare che l’ex detenuto voglia davvero reinserirsi nella società, considerato che spesso a chi è clandestino una volta fuori dal carcere sono poche le alternative che si presentano: continuare a delinquere o lavorare in nero”.

Se l’ex detenuto dovesse poi commettere un altro reato, che potrebbe essere anche amministrativo, come il non aver pagato l’energia elettrica o una multa, i punti vengono mano a mano tolti. Quando si arriva a zero c’è l’immediata revoca del permesso di soggiorno e l’espulsione”. Naccari pensa anche a ”corsi di formazione lavorativa per i detenuti per affrontare un normale percorso di reinserimento nella soci1età”.

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