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Mutui, rate sospese per chi è in difficoltà

Le banche varano il “Piano famiglie”. Ecco chi potrà goderne dal prossimo gennaio Roma  -22 ottobre 2009 – Un po’ di fiato per chi non riesce a rimborsare il mutuo: le famiglie più in difficoltà potranno non pagare le rate per un anno. Lo prevede il “piano famiglie” approvato ieri a Milano dal comitato esecutivo dell’Abi, l’associazione che riunisce le banche italiane.

Da gennaio 2010, le banche sospenderanno per 12 mesi il rimborso di mutuo a chi ha perso il posto di lavoro o ai lavoratori autonomi che hanno cessato l’attività. Lo stesso varrà per chi è in cassa integrazione o per le famiglie nelle quali è morto chi percepiva il reddito principale.

I dettagli (ad esempio: come si chiede la sospensione?) verranno definiti dai vertici dell’Abi solo nei prossimi mesi. Si tratta, comunque, di un piano generale, ma nulla impedisce alle singole banche di offrire ai loro clienti condizioni anche migliori, come un periodo di sospensione più lungo.

L’ultima rilevazione dell’Istat ha contato in Italia 1,1 mln di povere e indigenti, e secondo le primissime stime solo 110mila di queste beneficerebbero della sospensione delle rate dei mutui. Il debito residuo totale sospeso potrebbe ammontare a 8 mld.

Tra i beneficiari potranno esserci anche gli immigrati, veri protagonisti del mercato immobiliare degli ultimi anni. Una recente ricerca dell’Abi ha infatti rilevato che ormai  il 10% dei mutui fa capo proprio a cittadini stranieri.

EP

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