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Il capo della Polizia: “Clandestini sono problema di criminalità”

"Senza di loro, ci sarebbe più spazio nelle carceri". Maroni: "Respingimenti rispettano la legge" Roma – 4 novembre 2009 – "L’immigrazione clandestina, dal punto di vista del capo della polizia, è un problema di criminalità".

Così il capo della Polizia Antonio Manganelli, intervenuto oggi a Roma alla presentazione della nuova Federazione sindacale di polizia, nella quale sono confluite Uil Ps, Consap e Sup.

"In alcune aree del Paese", ha sottolineato Manganelli, "il 60-70% degli autori di reati sono clandestini. Inoltre, il 35% della popolazione carceraria è costituito da immigrati clandestini. Questo significa che senza di loro ci sarebbe il 35% di spazio in più nelle carceri e che i detenuti avrebbero più aria a disposizione di quanto non ne abbiano oggi".

Anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni, nel corso dello stesso convegno, ha parlato di immigrazione clandestina, ribadendo che dopo l’entrata in vigore dell’accordo di cooperazione tra Italia e Libia gli sbarchi a Lampedusa sono calati del 92%.

"A me interessano i risultati oggettivi per la sicurezza e non mi curo delle polemiche di chi, ad esempio, in relazione ai respingimenti, parla di diritti violati. Ricordo – ha detto il ministro – che abbiamo applicato tutte le convenzioni e i trattati internazionali ed ogni cosa si e’ svolta in modo conforme alla legge".

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