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Matera: lavoratori romeni sfruttati nei campi per 3 euro l’ora

Arrestate 5 persone, tre dei quali connazionali delle vittime Matera, 23 gennaio 2010 – Percepivano tre euro all’ora, lordi, i lavoratori romeni da mesi sfruttati nelle campagne della provincia di Matera: è emerso nell’inchiesta ‘Terra Promessa’ dei carabinieri e della Dda di Potenza che ha portato all’arresto di cinque persone, due fratelli imprenditori agricoli di Montescaglioso e tre cittadini romeni, fra cui due donne, che organizzavano l’ingaggio di manodopera nel loro Paese, prospettando allettanti situazioni che invece si rivelavano un vissuto di sfruttamento. I lavoratori romeni, tra cui delle donne, una volta giunti in Italia, venivano privati dei propri documenti di identita’.

Erano costretti a lavorare tutti i giorni, dall’alba al tramonto, senza un’effettiva paga, poiche’ dovevano saldare il debito delle spese di viaggio, nonche’ esosi e sproporzionati contributi pro-capite, per il consumo delle utenze domestiche e degli alimenti. Non potevano sottrarsi perche’, senza documenti, non potevano essere assunti da altre aziende.

Le pessime condizioni di vita e alloggiative presso dei casolari inducevano gli operai romeni a prestazioni lavorative tipiche delle forme di servitu’, in quanto doppie nell’orario a quelle ordinariamente previste dalla legge, non regolarmente pagate, senza alcuna forma di riposo e soprattutto senza quei minimi requisiti di sopravvivenza, cibo necessario, pulizia personale, congruo periodo di riposo, tale da permettere un recupero di energie lavorative.

L’alimentazione era alquanto povera e carente, tenuto conto dell’usurante tipologia di lavoro svolto, poiche’ basata solo sul consumo di pane, qualche uova, wurstel e frutta. Era limitata la disponibilita’ di acqua durante le ore di lavoro anche durante le giornate di caldo torrido. La spesa per l’acquisto o la fornitura dei generi alimentari era decurtata, in maniera sproporzionata, dalla inesistente paga giornaliera.

Le presunte ore lavorative venivano riportate su un registro per il conteggio finale (ore inferiori a quelle effettivamente prestate) mentre le condizioni igienico-sanitarie dell’ambiente in cui le vittime erano costrette ad alloggiare erano pessime e disumane e la dimora era infestata dalla presenza di ratti ed insetti di ogni genere. I locali ricadevano in aperta campagna, in luogo distante dal centro abitato, in localita’ San Marco, a Bernalda. E’ stato accertato anche un episodio di violenza in cui lavoratori che avevano deciso di ribellarsi, pretendendo la giusta paga, sono stati colpiti con bastoni e mazze da baseball. Per gli arrestati le accuse sono estorsione e riduzione in schiavitu’ con il vincolo dell’associazione a delinquere.

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