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Centri di espulsione: video-denuncia da Bari

Gli ospiti del Cie raccontano condizioni disumane. Bernardini (Radicali): "Queste strutture vanno chiuse"

Roma – 8 febbraio 2010 – “Peggio della galera”, “Per favore fate qualcosa”, “Noi stiamo soffrendo qua”, “Come animali, peggio dei cani” . Sono testimonianze raccolte con un videofonino nel Centro di identificazione ed espulsione di Bari Palese da un immigrato tunisino poi espulso.

http://www.youtube.com/watch?v=o2tDLZ2XNog

Parti del video sono state pubblicate da Radio Radicale sul suo sito di giornalismo partecipativo FaiNotizia.it. Alle parole degli ospiti, che denunciano condizioni disumane e maltrattamenti, si accompagnano le immagini di condizioni igienico sanitarie difficili. “L’autore ci ha fornito una imponente documentazione cartacea, fotografica e video – dichiara Simone Sapienza, uno dei responsabili del sito web dell’emittente – dopo alcuni controlli abbiamo deciso di montarne una parte e pubblicarlo nella homepage del nostro sito come denuncia di una situazione che nonostante le reiterate segnalazioni non migliora affatto”.

“Chi è il responsabile? Sarà l’O.E.R. (Operatori Emergenza Radio), la “onlus” che ha vinto la gara d’appalto per la gestione del C.I.E. di Bari-Palese? Saranno forse le ditte Medica Sud srl o Ladisa, che partecipano alla gestione di questo centro, in “raggruppamento temporaneo di impresa” con la O.E.R.? Saranno i militari del battaglione S. Marco, che sono addetti alla sorveglianza?” chiede Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani.

“La risposta – continua Staderini – è ovvia: se tutti sono responsabili il primo però è il Ministro Maroni che ha fatto approvare una legge che allunga i periodi di detenzione nei C.I.E. e che non si è attivato per monitorare le reali condizioni nei centri”.

Tra gli ospiti del centro, ce n’è anche uno che denuncia di aver ricevuto dalla Questura un permesso già scaduto. “Questo avviene a causa del Ministero degli Interni che nonostante i proclami non impone un deciso rientro nella legalità rispetto ai tempi di consegna dei permessi come noi Radicali, con ormai più di 500 immigrati in sciopero della fame stiamo cercando di denunciare da Dicembre” dice Gaoussou Ouattara, della Giunta di Radicali Italiani.

 Secondo Rita Bernardini, deputata Radicale eletta nelle liste del PD, “Questo video “evaso” dal CIE di Bari Palese  sta a dimostrare che di quei luoghi ci si può solo vergognare. Come le carceri italiane, i CIE sono luoghi di illegalità e sopraffazione dove sono violati i più elementari diritti della persona. Chiuderli sarebbe la scelta più responsabile, giusta, dignitosa”.

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