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Alunni stranieri. “Il tetto è flessibile”

Aprea (Pdl): "Il 30% non è rigido, scuole facciano rete". Frigerio (Cisl Scuola): "Norma inapplicabile"

Roma – 9 febbraio 2010 – “Il tetto del 30% agli alunni stranieri per classe non e’ un limite rigido, si può usare flessibilità”. Lo ha ribadito ieri  Valentina Aprea, deputata del Pdl e presidente della Commissione Cultura della Camera, durante la presentazione a Milano del Rapporto Invalsi sulla scuola primaria.

I dirigenti scolastici stanno infatti incontrando diverse difficoltà nel formare le classi per il prossimo anno, soprattutto  negli istituti che si trovano in quartieri con una concentrazione più alta di immigrati.

La soluzione prospettata da Aprea, come dal ministro Gelmini, è la collaborazione tra scuole diverse per facilitare la distribuzione di alunni non italiani: “Confido molto nella capacità di presidi e dirigenti scolastici impegnati nella formazione delle classi di fare rete” ha detto l’esponente del Pdl.

“La soglia del 30% non è applicabile negli istituti delle zone a più forte densità immigrata, non è pensabile che la scuola possa evitare quello che la società e le politiche del territorio non sono riuscite ad evitare”ribatte Rita Frigerio,segretario generale di Cisl Scuola Milano. L’alternativa sarebbe chiudere le iscrizioni una volta raggiunto il limite massimo di stranieri: “Per fortuna, a quanto mi risulta a Milano non sta avvenendo” dice la sindacalista.

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