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Peciola (Sel): “No a tetto del 30% per alunni stranieri nel Lazio”

"Le scuole hanno ricevuto una circolare che smentisce la Gelmini" Roma, 13 febbraio 2010 – "Nonostante le rassicurazioni date dal Ministro Gelmini, la quale aveva specificato che dal tetto del 30% di alunni stranieri fissato per classe sarebbero stati esclusi i nati in Italia, le scuole hanno ricevuto una circolare proveniente dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio contenente le indicazioni per l’integrazione degli alunni stranieri non italiani, che invece smentisce tali rassicurazioni. Questa contraddizione sta già creando in molte scuole una forte preoccupazione".

A dichiararlo in una nota è Gianluca Peciola (Sel), consigliere della Provincia di Roma.

"E’ di per sè grave l’indicazione di una percentuale dedicata agli immigrati, ma se si arrivasse anche a questo estensione, si tratterebbe di una estremizzazione di maggiore rilievo politico – continua Peciola – Chiedo che vengano date ampie rassicurazioni immediate ai genitori e ai dirigenti scolatici circa l’estensione o meno del limite percentuale del 30% anche ai nati in Italia da genitori stranieri".

"Chiederò, infine, a tutte le istituzioni di verificare – conclude – se l’indirizzo del Ministero è quello di allargare il tetto anche ai bambini stranieri nati in Italia e di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per ostacolare tale progetto, tra cui la disobbedienza da parte degli organi dirigenti delle scuole".

COSA PREVEDE LA CIRCOLARE
Secondo la circolare, come riferito da un’anticipazione dell’agenzia Ansa, nelle scuole del Lazio sara’ fissato un tetto del 30% per l’iscrizione di tutti gli alunni stranieri, anche per quelli nati in Italia e per quelli che conoscono la lingua italiana ma figli di stranieri. Un provvedimento che interpreta in maniera restrittiva quanto previsto dal recente decreto del ministro Gelmini, che tende ad includere nel 30% gli alunni non nati in Italia e non ”italofoni”. La decisione del Provveditore del Lazio, che non contrasta con le direttive Gelmini ma le rivede in maniera piu’ rigida, dunque avra’ come ricaduta una maggiore distribuzione nelle scuole degli alunni stranieri e rendera’ praticamente impossibili nuovi casi limite come quello della scuola elementare Pisacane di Roma dove quasi il 90% degli alunni sono immigrati. E’ lo stesso direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio precisa che ”cio’ che non puo’ essere condiviso e’ la formazione di classi ghetto costituite in alcuni addirittura dal 90% di alunni stranieri in quanto contrarie a qualsiasi politica di integrazione”.

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