"Occorre uno specifico corso di lingua e storia delle nostre tradizioni" Roma, 14 maggio 2010 – ”La proposta di legge sulla cittadinanza voluta dalla maggioranza e attualmente e in discussione in commissione Affari costituzionali alla Camera si prefigge l’ambizioso traguardo di dare al nostro Paese un legge che preveda l’acquisizione della cittadinanza come un’adesione non formale ai valori della nostra comunità. Per questi motivi sono contraria all’introduzione dello ‘ius soli’, perche’ la cittadinanza deve essere un atto volontario, deliberato e ben consapevole. Quello che normalmente un minore difficilmente puo’ esprimere”.
Cosi’ Isabella Bertolini, della Direzione nazionale del Pdl.
”Nel nostro ordinamento – sottolinea – ci sono gia’ norme che consentono a chi straniero e nato in Italia una volta arrivato alla maggiore eta’ di ottenere la cittadinanza italiana. Noi vogliamo che debba frequentare, con profitto, l’intero ciclo di studi. I soli dieci anni di tempo di permanenza sul nostro territorio devono essere solo uno dei requisiti per ottenere la cittadinanza”.
Per Bertolini ”il solo trascorrere del tempo non garantisce quella partecipazione sentita e voluta di far parte della nostra comunita’ nazionale abbracciandone valori e ideali. Per questo -conclude l’esponente del Pdl- chiediamo anche uno specifico corso di lingua e storia delle nostre tradizioni e leggi con tanto di esame da superare e anche un giuramento di fedelta’ alla Repubblica. Questo e’ quello che vogliamo ed e’ quello chiamiamo cittadinanza di qualità".