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“UFO” a Brescia, guanti sull’autobus degli immigrati

Il Comune: “Per proteggere le mani dagli agenti patogeni”. Cgil contraria: ”Sembra una discriminazione”. Roma – 8 luglio 2010 – Guanti monouso sull’autobus numero 3 di Brescia, la  linea Badia-Rezzato affollata di immigrati.

È la singolare iniziativa del Comune, che distribuisce gratuitamente ai viaggiatori uno speciale guanto in lattice, biodegradabile, per “proteggere le mani dagli agenti patogeni a bordo”. "Ufo", questo è il nome del progetto, è un’idea partorita dall’Accademia di Belle Arti di Santa Giulia e ha anche uno scopo commerciale, perché sui guanti sono stampati messaggi pubblicitari.

L’assessore comunale ai Trasporti, Nicola Orto, non nasconde il suo entusiasmo: "E’ una sperimentazione tutta bresciana: siamo i primi in Italia e già molte amministrazioni aspettano i risultati di questo progetto". La novità è però contestata dalla Cgil, la linea 3 è molto frequentata da cittadini stranieri e il sindacato teme che il guanto nasconda una discriminazione. 

"Se c’è un problema d’igiene vorremmo esserne informati, visto che sugli autobus, oltre agli utenti, operano ogni giorno centinaia di lavoratori e lavoratrici. E,se il pericolo per la salute esiste davvero, perché non si allarga da subito l’iniziativa anche alle altre linee, o non la si estende ai treni?" fa notare Damiano Galletti, segretario generale del sindacato bresciano.

"Non voglio tacciare questa iniziativa come razzista ma e’ evidente che, visti i precedenti dell’amministrazione comunale di Brescia [vedi ad esempio il caso del bonus bebè n.d.r.], potrebbe essere interpretata anche come forma di discriminazione" aggiunge  Galletti.

Marco Iorio

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