Poche parole, come ieri alla Camera. "L’Unione Europea ci aiuti"
Roma – 30 settembre 210 – Come ieri a Montecitorio, anche a Palazzo Madama Silvio Berlusconi rimane vago sull’immigrazione, dedicando poche parole a quello che doveva essere uno dei cinque punti fondamentali su cui chiedere la fiducia. Un modo per glissare sulle posizioni dei finiani, che sull’immigrazone sono spesso distanti dalla Lega Nord e dal Popolo delle Libertà.
“Sul fronte dell’immigrazione clandestina – ha detto poco fa in Senato il Presidente del consiglio – questo Governo ha ottenuto, grazie alla politica dei respingimenti e degli accordi internazionali, un grande risultato. Abbiamo ridotto dell’88 per cento gli sbarchi dei clandestini che sono passati dai 29.000 del 2008-2009 ai 3.500 dell’ultimo anno”.
Quanto ai programmi per il futuro, il premier si è limitato a dire: “Intendiamo naturalmente proseguire in questa azione, intendiamo coinvolgere – l’abbiamo già fatto – l’Unione europea nel sostenerci per quanto riguarda gli esborsi dei trattati con gli Stati africani e mediterranei ed intendiamo intensificare questa azione, favorendo tuttavia nel contempo l’integrazione degli immigrati regolari”.