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Anche l’ Olanda verso il divieto di burqa

Il governo ottiene l’appoggio del partito xenofobo  in cambio di una politica più severa sull’immigrazione

Roma – 1 ottobre 2010 – I prossimi punti del governo di Amsterdam, saranno il divieto di indossare il burqa e restrizioni sull’utilizzo del velo da parte degli impiegati pubblici. 
 
Questi sono alcuni dei punti programmatici richiesti e ottenuti dal partito xenofobo olandese, di Geert Wilders, che in cambio ha garantito l’appoggio esterno all’attuale esecutivo di governo.  
 
Il divieto del burqua e le restrizioni sull’immigrazione sono alcuni dei termini dell’intesa siglata ieri tra i i Conservatori, i cristiano-democratici Cda e il populista Partito della Libertà che prevedono anche altre richieste al governo.
 
Infatti, oltre al divieto del burqua, Wilders ha ottenuto la promessa di un impegno per una condotta più intransigente  in materia di immigrazione. Sarà infatti introdotta una concessione condizionata del passaporto olandese che sarà ritirato in caso di crimini entro i primi cinque anni dal rilascio del documento ai cittadini immigrati. Il ritiro del passaporto sarà ovviamente il viatico all’espulsione definitiva del territorio olandese. 
 
Inoltre il nuovo Primo Ministro Rutte sembra aver già accolto la richiesta di Wilders di restringere al 50% i flussi di immigrati provenienti da paesi non occidentali e di portare al 25% i flussi dei richiedenti asilo politico. Per questa decisione però, si attende ancora il giudizio del partito dei Cristiani Cda.
 
Un’accordo importate quello raggiunto da Wilders che potrebbe cambiare il volto della tollerante Olanda. Intanto Wilders nei prossimi giorni è atteso al Tribunale di Amsterdam dove dovrà rispondere alle accuse di "incitamento all’odio religioso" .
 
Marco Iorio
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