"Ottenere in tempi brevi una riforma del diritto di cittadinanza" Roma, 15 maggio 2010 – ”Sono quasi 2 milioni in Italia i nuclei familiari che hanno il capofamiglia straniero. E piu’ di un quinto della popolazione immigrata, che rappresenta il 7,2% di quella italiana, e’ costituito da minori (862.453), 5 punti percentuali in piu’ rispetto ai nuclei italiani (22% contro il 16,7%). Famiglie immigrate, dunque, come ricchezza demografica. E questo deve spingerci tutti maggioranza ed opposizione, sindacati, associazioni, a fare di piu’, ciascuno assumendosi le proprie responsabilita”’.
Cosi’ Liliana Ocmin, segretario confederale della Cisl commenta l’iniziativa del governo di rendere le famiglie immigrate protagoniste della Giornata Internazionale della Famiglia.
Una ricorrenza questa che deve rappresentare "per tutti un appiglio, un riferimento non solo simbolico ma soprattutto reale e concreto per aprire una riflessione e mantenere alta l’attenzione su quante e quali siano le difficolta’ delle famiglie immigrate, adottando soluzioni che garantiscano realmente il rispetto ed il riconoscimento della dignita’ della persona e delle pari opportunita’ per tutti, nell’accesso al mondo del lavoro, nei servizi di welfare, nell’emersione dal lavoro nero, nella scolarizzazione dei figli".
"Obiettivo primario e’ soprattutto quello di ottenere in tempi brevi una riforma del diritto di cittadinanza per i figli degli immigrati nati o cresciuti nel nostro Paese che sono e si sentono italiani a tutti gli effetti. Solo cosi’, infatti, si giungera’ ad un’integrazione – interazione effettiva e duratura. E su questo la Cisl si sta battendo da tempo e di sicuro continuera’ a farlo, mobilitandosi se necessario, affinche’ si riapra il dibattito”, conclude.