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Sindacati e imprese: “Regolarizzare chi lavora”

Le richieste delle parti sociali al governo. "Permessi più lunghi per chi ha perso il posto di lavoro"

Roma – 4 novembre 2010 – Estendere la regolarizzazione a tutti i lavoratori stranieri, non solo a colf e badanti,  e allungare la durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione,  in modo che chi perde il posto possa usufruire degli ammortizzatori sociali (indennità di disoccupazione, cassa integrazione, mobilità ecc.) come se fosse italiano.

Lo chiedono sindacati e associazioni dei datori di lavoro che da mesi hanno avviato un tavolo su competitività, sviluppo e occupazione. Un confronto che coinvolge i principali rappresentanti delle parti sociali (Cgil, Cisl, Uil, CNA, Confesercenti, Confindustria, Confcommercio, CIA, Confartigianato, Lega Coop,  Confcooperative, AGCI e Confagricoltura) e che ovviamente tocca anche i temi dell’immigrazione, dal momento che sono ormai stranieri il 10% dei lavoratori.

Tra le altre cose, le parti sociali chiedono al governo un "Piano straordinario di lotta al lavoro sommerso", che preveda  "l’incremento delle attività ispettive", l’"utilizzo delle forme contrattuali più adeguate",e l’"individuazione di forme di premialità per le imprese che mostrano di operare nella legalità", ma anche il "contrasto di ogni forma di sfruttamento dei lavoratori stranieri”. Al suo interno dovrebbe trovare spazio “la regolarizzazione dei lavoratori anche per i settori esclusi dalla Dichiarazione di emersione del 2009".

Di fronte alla crisi economica e ai suoi effetti sull’occupazione, sindacati e imprese chiedono poi al governo di "assicurare tramite adeguati provvedimenti la tutela del reddito dei lavoratori". In particolare, è urgente "l’allungamento, in caso di licenziamento di un lavoratore extra UE, della durata del permesso di soggiorno per ricerca di una nuova occupazione, sulla base del principio di uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità, in misura coerente con il periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali".

Elvio Pasca

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