Condannati l’istituto per le case popolari e la provincia di Bolzano per non aver concesso il sussidio per l’affitto
Roma – 24 novembre 2010 – Ad una settimana dalla sentenza del giudice del lavoro che condannò l’istituto delle case popolari Ipes e la Provincia Autonoma di Bolzano a rendere il sussidio casa ad un cittadino extracomunitario al quale era stato sospeso il pagamento della prestazione; si registrano oggi ben 400 ricorsi per la stressa ragione.
Il cittadino extracomunitario aveva sostenuto la tesi che l’applicazione del principio della consistenza numerica dei cittadini extracomunitari sul totale della popolazione fosse discriminatorio come criterio per l’assegnazione del sussidio.
Il giudice del lavoro, Eliana Marchesini, accolse questa tesi e ordinò all’Ipes di risarcire l’inquilino di tutte le rate del sussidio casa che gli erano state negate.
Oggi, alla luce di questa decisione, 380 cittadini extracomunitari, riuniti nell’associazione Centro Case, hanno presentato, tutti insieme, un ricorso record contro l’Ipes, contestando anche loro la mancata concessione del sussidio nell’anno 2009.
Al centro della polemica la delibera della giunta provinciale dello scorso anno regolamenta l’erogazione dei contributi per gli affitti. Il documento introduce una forte differenziazione per l’assegnazione dei punti in base alla provenienza dei richiedenti a seconda che siano comunitari o extracomunitari.
Per calcolare il sussidio da dare agli extracomunitari si è utilizzato un criterio diverso e più penalizzante, rispetto a quello utilizzato per i cittadini comunitari. Questa, ha stabilito il giudice, è una discriminazione.
Per queste ragione il giudice Eliana Marchesini ha accolto la denuncia del cittadino extracomunitario e ha condannato la provincia a risarcire il sussidio negato nel 2009.
Nel caso del ricorso collettivo dell’Associazione Centro Casa, se la decisione dovesse avere lo stesso esito, non solo andrebbero risarciti tutti coloro i quali sono stati esclusi dal sussidio ma la decisione avrebbe valore generale e non solo esclusivo del singolo caso.
Marco Iorio
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