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Carta di soggiorno, una settimana per evitare il test di italiano

Dal 9 dicembre diventa obbligatoria la conoscenza elementare della lingua. Conviene presentare la domanda ora

Roma – 2 dicembre 2010 – Ancora una settimana, poi diventerà più difficile mettersi in tasca la carta di soggiorno.

Il 9 dicembre entrerà in vigore un decreto del governo che  inserisce anche la conoscenza elementare dell’italiano (livello A2 secondo gli standard europei) tra i requisiti per ottenere la carta o, come si chiama ormai da qualche anno, il “permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo”. Un documento ambito, soprattutto perchè è a tempo indeterminato e quindi non costringe il titolare a passare sotto le forche caudine del rinnovo.

Tranne poche eccezioni, chi chiede la carta dovrà quindi superare un test di lingua. Dal ministero dell’Interno assicurano che sarà alla portata di tutti, ma ciò non toglie che è un ostacolo in più e, soprattutto, allunga ulteriormente i tempi. Possono infatti passare fino a sessanta giorni da quando ci si prenota al momento dell’esame.

Le prefetture stanno ancora stringendo gli accordi con le scuole nelle quali svolgeranno le prove, quindi, soprattutto nella prima fase, è probabile che quei sessanta giorni passeranno quasi tutti.  Chi ha già i requisiti per chiedere la carta di soggiorno (cinque anni di residenza regolare e un reddito sufficiente a mantenersi) si sbrighi: presentare la domanda in questi giorni, prima del 9 dicembre, conviene.

Elvio Pasca

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