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Pd: “30 milioni per i corsi d’italiano”

Turco:"Devono essere gratuiti, ecco come finanziarli". La proposta di legge

Roma – 9 dicembre 2010- Nel giorno in cui debuttano i test d’italiano per la carta di soggiorno, il Pd lancia una controproposta: “corsi gratuiti per l’apprendimento della lingua”.

Secondo, Livia Turco, prima firmataria della proposta di legge, è questa l’alternativa al test d’italiano (leggi anche “Carta di soggiorno solo a chi sa l’italiano”) previsto dal Governo “Noi vogliamo proporre delle agevolazioni per l’ottenimento del permesso di soggiorno, per tutti gli immigrati che frequentino i corsi finanziati da un fondo disposto dalla stato di 30 milioni di euro”.

I soldi per finanziare i corsi saranno disponibili, secondo la proposta del Pd, attraverso il reperimento di denaro derivante dai contributi pensionistici non riscossi dai lavoratori stranieri e dalle multe ai datori di lavoro che sfruttino gli immigrati privi di permesso di soggiorno.

Per chi partecipa a questi corsi gratuiti, il Partito Democratico propone di abbreviare da 5 a 3 anni i tempi per il rilascio del permesso di soggiorno di lungo periodo. L’accordo di integrazione, non ancora in vigore, obbligherebbe anche chi prende un normale permesso di soggiorno a imparare l’italiano.

Livia Turco, si è detta “preoccupa per questo provvedimento del Governo che prevede l’espulsione dell’immigrato che perde 15 dei 16 crediti per non aver superato il test di lingua. In questo modo saremmo l’unico paese d’Europa che prevede esplicitamente come motivo di espulsione la non conoscenza della lingua”.

Marco Iorio

Scarica la sintesi e la versione integrale della proposta di legge

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