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Il click day non va in tilt

Dopo i timori della vigilia, i server del Ministero hanno retto. "Ma ora esaminino velocemente le domande"

Roma  – 31 gennaio 2011 –  Con centinaia di migliaia di domande già presentate dai datori di lavoro, anche quest’anno sarà durissima aggiudicarsi una quota del  decreto flussi. Ma, almeno dal punto di vista tecnico, il primo click day è filato liscio.

A giudicare dalle prime testimonianze dei lettori e da quello che raccontano associazioni e patronati, non ci sono stati blocchi del sistema informatico del Ministero dell’Interno. Certo qualche invio è durato un po’ più del dovuto e in una gara dove contano i secondi questo potrebbe essere fatale, ma nulla di paragonabile al software difettoso che nel 2007 vanificò la corsa di migliaia di datori di lavoro.

Quel problema penalizzò soprattutto chi si era rivolto ad associazioni e patronati, ed è proprio nei loro sportelli che, dopo i timori della vigilia, si tira un sospiro di sollievo. “Noi abbiamo utilizzato dieci computer per quasi trecento domande. Solo da due di questi l’invio non è stato immediato e abbiamo dovuto connetterci di nuovo. Entro le 8.08 erano però partite tutte le domande di assunzione” dice Maurizio Bove, della Cisl di Milano.

Come altre associazioni che inviavano gratuitamente le domande, anche la Cisl ha invitato i datori di lavoro a fare domanda da soli, perché avrebbero avuto più chance. “Abbiamo organizzato incontri pubblici per spiegare come fare, alla fine si è rivolto a noi solo chi non ci riusciva e non poteva pagare le cifre astronomiche chieste da agenzie e professionisti” spiega Bove.

Anche dai patronati Inca-Cgil non si sono registrati intoppi. “Dal punto di vista tecnico nessun problema, le domande sono partite senza blocchi. Certo, chi era inserito in coda a un elenco lungo avrà meno possibilità di aggiudicarsi una quota, ma è un problema che abbiamo fatto presente a tutti gli utenti, conveniva fare da soli” ribadisce il responsabile immigrazione del patronato, Enrico Moroni.

L’Inca aveva denunciato dei problemi nella scorse settimane, quando i suoi sportelli erano impegnati a compilare le domande e il sistema si bloccava. “Quel problema è stato risolto, ma rimane il problema principale dei flussi: in pochi secondi  si esauriscono tutte le quote disponibili, e la maggior parte delle domande sono tagliate fuori” sottolinea Moroni. 

Riscontri positivi arrivano dai Consulenti del Lavoro: “Da una prima indagine a campione, tutto sembra andato bene” spiegano dalla Fondazione Studi. Anche l’Assindatcolf, che riunisce i datori di lavoro domestico, parla di operazioni “svoltesi celermente nei primi minuti utili, grazie al potenziamento del sistema Internet realizzato dai Ministeri dell’Interno e del Lavoro”, e si augura che “anche l’esame delle domande presentate avvenga senza troppe lungaggini”.

Elvio Pasca

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