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Viminale: “Niente fondi per il piano nomadi”

Il Ministero dell’Interno boccia la richiesta di ulteriori finanziamenti. Alemanno: "Se Maroni non mi ascolta mi rivolgerò a Berlusconi" Roma – 9 febbraio 2011 – Mentre oggi  Roma restava in lutto per la morte dei quattro bambini rom, rimasti uccisi nel rogo di domenica sera nel campo di Via Appia Nuova, si è consumata la rottura Maroni e Alemanno, determinata dalla richiesta del sindaco di Roma di ulteriori fondi per completare il "Piano nomadi".

Nella  richiesta, inviata con urgenza dal Primo Cittadino al Viminale,  si richiedevano 30 milioni di euro per il completamento del piano predisposto da Alemanno, oltre all’abbattimento dei veti imposti per l’utilizzo dei siti indicati per la costruzione dei nuovi campi autorizzati.

Ieri sera Maroni si era dichiarato "sorpreso dalla richiesta di Alemanno"; ricordando che  il Lazio aveva già ricevuto i finanziamenti derivanti dall’emergenza nomadi, quando furono stanziati 60 milioni destinati sia al Lazio che  alla Campania, alla Lombardia, al Veneto e al Piemonte. Già allora il Lazio ricevette 20 milioni, ai quali si aggiunsero altri 12 milioni concessi da Comune di Roma e dalla Regione, per un totale di 32 milioni.

Il titolare del Viminale, sempre ieri, ha voluto precisare che “Al momento non vedo la necessità di raddoppiare i fondi al Lazio per il piano nomadi” ma ha anche voluto specificare che saranno necessarie delle verifiche per valutare l’effettiva necessità di ulteriori fondi.

In mattina Alemanno si è recato direttamente a Palazzo Chigi per un incontro chiarificatore con il Ministro dell’Interno che però non lo ha ricevuto, perché impegnato in Consiglio dei Ministri.

Alemanno, in attesa dell’incontro, ha fatto sapere che: “ Se Maroni non mi ascolta mi rivolgerò direttamente al Premier, Silvio Berlusconi. Non si può far finta che non sia successo nulla, ora serve collaborazione”.

Marco Iorio

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