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Lampedusa. Arriva la San Marco: trasferir

Situazione limite sull’isola. Salta l’incontro di Maroni a Tunisi per frenare l’esodo: "Sono ancora ottimista, la Tunisia è un paese amico"

Roma  – 23 marzo 2011 – Nonostante sia passata una nottata senza ulteriori arrivi di profughi dal nord Africa, la situazione a Lampedusa è ormai giunta al limite.Da ieri sera i tunisini sull’isola hanno iniziato lo sciopero della fame per protestare contro la situazione d’emergenza in cui versano da giorni: ammassati in pochi metri quadrati e con servizi igienico-sanitari al collasso.

Questa mattina il Ministro Maroni sarebbe dovuto essere in Tunisia per cercare di trovare un “accordo quadro” con l’attuale amministrazione locale “per fermare il flusso verso Lampedusa” ma l’incontro è stato rimandato, da Tunisi, di uno-due giorni.

“La Tunisia è un paese amico e sono ottimista sulla possibilità di risolvere il problema” ha rassicurato Maroni  ma il rinvio delle autorità tunisine non lascia tranquillo l’entourage del Viminale sul buon esito della trattativa che rimane fondamentale per cercare di fermare l’esodo dai paesi del maghreb.

Intanto per accelerare le manovre di trasferimento degli immigrati sull’isola di Lampedusa oggi è arrivata la nave della Marini Militare San Marco, salpata ieri da Augusta, che accoglierà circa 600 immigrati. Sulla probabilità che invece la San Marco possa diventare un centro di accoglienza temporaneo è intervenuto il Ministro della Difesa la Russa che ha smentito ”Escludo che le nostre imbarcazioni possano diventare degli alberghi”.

Il Ministro La Russa, a margine del Consiglio dei Ministri di questa mattina, ha poi proseguito spiegando l’utilizzo della nave della Marina: "Con la San Marco trasferiremo oggi da Lampedusa circa 600 tunisini. La prima destinazione è in Sicilia in un sito messo a disposizione dal mio stesso ministero su richiesta di Maroni col quale lavoro in assoluta sintonia”. 

Marco Iorio

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