Stefano Camilloni
Sgominata organizzazione criminale con a capo ex avvocato Roma, 13 aprile 2011 – Si spacciava per avvocato, dopo essere stato radiato dall’Albo, una delle menti dell’organizzazione criminale che procurava illecitamente permessi di soggiorno a stranieri, sfruttando la sanatoria per la regolarizzazione di colf e badanti, arrestato dagli agenti del commissariato Viminale della Questura di Roma. A. R., romano di 61 anni, che spesso figurava come datore di lavoro degli immigrati, firmando anche documenti come avvocato, e’ finito in manette insieme a O. S., romano di 57 anni.
Nel corso dell’operazione sono finiti ai domiciliari anche quattro bengalesi, che avevano invece il ruolo di intermediari, mettevano cioe’ in contatto gli immigrati con i due capi dell’organizzazione. A. R. e O. S., che reperivano la documentazione necessaria per richiedere la regolarizzazione, cessione di fabbricato, idoneita’ abitativa e individuazione del datore di lavoro, si facevano pagare dagli stranieri fino a 5.000 euro.
Gli immigrati, che spesso non riuscivano ad ottenere i permessi di soggiorno, ma non denunciavano per paura di essere espulsi, dovevano consegnare i soldi in due o tre rate. Le indagini sono scattate a gennaio del 2010, dopo che gli agenti hanno intercettato un modulo irregolare che era stato presentato ad un commissariato della Capitale. Nel corso delle perquisizioni, effettuate dagli agenti del commissariato Viminale, sono stati sequestrati anche numerosi documenti usati negli uffici di polizia per la cessione di fabbricati e per l’avvio delle procedure di regolarizzazione dei cittadini extracomunitari.
L’organizzazione aveva fornito permessi di soggiorno a circa 200 immigrati, per lo piu’ bengalesi ma anche egiziani, pachistani e indiani. In alcuni casi i datori di lavoro, che figuravano nelle richieste per regolarizzare gli stranieri, erano gia’ deceduti. Sono 70 in totale gli indagati tra finti datori di lavoro, gli intermediari e altri professionisti.
