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Profughi dalla Libia. Napolitano: “Non si “Non si può negare la solidarietà”

“Nessun paese che si riconosca nella tradizione della civilta’ dell’Europa puo’ chiudersi i fronte a certi eventi”

Roma, 6 maggio 2011 – “Nessun paese erede della civilta’ europea puo’ negare solidarieta’ di fronte ad emergenze umanitarie come quella della fuga di disperati dalla guerra in Libia”.

Lo ha detto ieri sera Giorgio Napolitano salutando ufficialmente Benedetto XVI prima del concerto offerto per l’anniversario della sua elezione al Soglio di Pietro.

Il capo dello Stato ha voluto ringraziare il Pontefice per quando “la sua voce si e’ levata in momenti difficili” rammentando “i principi essenziali di accoglienza e solidarieta’” di fronte ai sommovimenti in Nordafrica. Un messaggio di “rispetto per i diritti dell’uomo e per la pace, della vita umana e della liberta’ religiosa”.

“Nessun paese che si riconosca nella tradizione della civilta’ dell’Europa puo’ chiudersi, senza essere partecipe delle comuni responsabilita’” di fronte a certi eventi, ha concluso.

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