Pacchetto di proposte da Bruxelles. Clausola di salvaguardia sule liberalizzazioni, dialogo col Nord Africa e aiuto ai Paesi di frontiera, come l’Italia
Roma – 24 maggio 2011 – L’Ue prova a ridisegnare le sue politiche sull’immigrazione.
Inizia con un pacchetto di proposte presentato oggi dalla Commissione Europea, che il 9 giugno passerà al vaglio dei ministri dell’interno Ue, e il 24 giugno sarà sul tavolo del consiglio dei capi di stato e di governo. Prevede una migliore gestione dei flussi dal nord africa, nuove regole sui visti per evitare abusi, più solidarietà con i paesi membri sotto pressione migratoria e una più forte cooperazione con i Paesi d’Origine.
“La situazione nel Mediterraneo meridionale chiama ancora l’Ue all’azione. Abbiamo già adottato molte misure a breve termine per assistere i paesi nordafricani nel fronteggiare le pressione migratoria e per supportare gli stati membri sul confine, assicurando una risposta europea coerente a quanti avevano bisogno del nostro aiuto. Quello che propongo oggi va oltre i bisogni urgenti” ha detto Cecilia Malmström, commissario per gli Affari Interni.
“Vogliamo sviluppare – ha spiegato il commissario – una cooperazione più strutturata con i Paesi Nordafricani. È interesse dell’Ue e dei paesi nordafricani promuovere mobilità e immigrazione ben gestita. L’Europa dipenderà sempre di più dai lavoratori immigrati e il potenziale offerto dai paesi nordafricani deve essere colto con benefici per entrambi le parti”
“Abbiamo anche bisogno – ha aggiunto Malmström – di facilitare i viaggi di studenti, ricercatori e uomini di affari. Per questo bisogna aprire più vie legali di accesso all’Europa, intensificando la cooperazione con i nostri vicini meridionali stabilendo regole chiare e assicurando condizioni sicure affinchè questo movimento incontri gli interessi di tutti”.
La Commissione vuole poi “rendere più semplice per le persone viaggiare in Europa, attraverso ulteriori liberalizzazioni dei visti. Allo stesso tempo, dobbiamo assicurare che i nostri accordi per liberalizzare i visti non vengano abusati. È per questo che oggi propongo di introdurre una clausola di salvaguardia per circostanze eccezionali e molto strette. Spero che questo aumenterà la fiducia degli Stati membri e introdurrà più regimi di liberalizzazione di visti in futuro”.
EP