“Salvati” migliaia di quasi clandestini, ma anche i rapporti diplomatici con Tunisi. Se ne riparla ad aprile. Leggi il testo integrale
Roma – 10 ottobre 2011 – È arrivato sabato in Gazzetta Ufficiale il decreto che proroga di sei mesi i permessi umanitari concessi ai nordafricani sbarcati in Italia nei primi mesi di quest’anno.
Firmato dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi, ha evitato una situazione ingestibile, dal momento che migliaia di migranti con il permesso in scadenza stavano per diventare clandestini. Inoltre era un gesto indispensabile per mantenere buoni i rapporti tra Italia e Tunisia, che stanno ricostruendo faticosamente la loro collaborazione sul fronte della lotta all’immigrazione irregolare.
Proprio sui quest’ultimo punto insistono le premesse del decreto (qui il testo integrale). Si sottolinea infatti che in base all’ accordo stretto tra Roma e Tunisi il 5 aprile scorso “sono proseguite con risultati molto positivi sia l’attività di vigilanza sulle coste tunisine, sia l’azione di prevenzione e di contrasto dell’immigrazione illegale, sia le operazioni di rimpatrio dei cittadini tunisini giunti in Italia successivamente”.
Si parla poi di “rinnovate richieste” da parte del governo provvisorio tunisino per “proseguire nelle linee di cooperazione e collaborazione già avviate”. Un rapporto che dovrà continuare anche dopo le elezioni per l’Assemblea Costituente del Paese nordafricano, fissate per i prossimo 23 ottobre, “in particolar modo – puntualizza il decreto – per il proseguimento dei programmi di rimpatrio volontario e assistito e per una efficace politica di programmazione dei flussi”.
Di qui la decisione del governo italiano. Il “termine di sei mesi … relativo alla durata dei permessi di soggiorno rilasciati per motivi umanitari” ai nordafricani arrivati qui tra 1 gennaio e il 5 aprile scorsi, è “prorogato di ulteriori sei mesi ai sensi”. Se ne riparla il prossimo aprile.
EP