“Presto un sistema automatico di monitoraggio. Nel 2011, il 22,4% delle istruttorie riguardava i media. Il Parlamento ratifichi la convenzione sul cybercrime”
Roma – 15 febbraio 2012 – Ieri i leghisti Borghezio e Bastoni hanno annunciato che vogliono creare un sito web anti-immigrati. Oggi l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali annuncia che “la vigilanza dell’UNAR sui fenomeni di razzismo nel web è costante, tempestiva ed efficace e sarà presto ulteriormente implementata dall’adozione di un sistema automatizzato ed altamente innovativo di monitoraggio on line”.
L’Unar sottolinea che negli ultimi tre anni è cresciuto esponenzialmente il numero di siti, blog e post per i quali l’Ufficio ha provveduto o ad attivare le procedure di oscuramento o rimozione da parte della Polizia Postale o a formulare direttamente notizie di reato all’autorità giudiziaria per incitamento all’odio razziale. Nel 2011 a fronte di 1000 istruttorie svolte dall’Ufficio, il 22,4% (rispetto al 12,4 % delle 373 istruttorie del 2009) ha riguardato il settore dei media e di queste ben l’84% è stato relativo a fenomeni di xenofobia o razzismo su internet.
“Secondo la normativa vigente – ricorda Monnanni – chi propaganda o istiga a commettere atti di discriminazione basati su superiorità ed odio razziale o etnico compie un reato e l’UNAR, una volta accertata l’effettiva consistenza della segnalazione ricevuta tramite il sito www.unar.it o il numero verde 800 90 10 10, non mancherà di provvedere ad attivare la Polizia Postale o l’Autorità giudiziaria, così come peraltro ormai dal 2010 fa in piena autonomia ed anche in assenza di segnalazioni da parte di terzi, sulla base della quotidiana rassegna stampa e del costante monitoraggio di siti, social network e di internet in generale del nostro Contact Center”.
“L’azione di contrasto del razzismo on line – conclude il Direttore dell’UNAR – è una delle priorità emergenti individuata sia dalle Nazioni Unite che dal Consiglio d’Europa e pienamente recepita dall’UNAR, il quale ha già sottolineato la necessità che il Parlamento provveda quanto prima alla ratifica del Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’Europa sul Cybercrime sottoscritto il 9 novembre u.s. dal Governo italiano e che oltre a rafforzare il quadro giuridico in materia di reati a sfondo razzista e xenofobo perpetrati via Internet, consentirà alle autorità di polizia e giudiziaria di operare con piena efficacia anche sui siti xenofobi e razzisti operanti al di fuori del territorio nazionale”.