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ACCORDI CON TRIPOLI SIANO BASATI SUI DIRITTI UMANI
Roma, 23 feb. (Adnkronos) – “Una pietra miliare”: cosi’ Amnesty
International definisce la sentenza della Corte europea dei diritti
umani che ha condannato l’Italia per i respingimenti verso la Libia.
“La sentenza stabilisce chiaramente che gli Stati non possono agire
con impunita’ – si legge in una nota – quando e’ in gioco il
trattamento delle persone intercettate in mare, in particolare quando
cio’ avviene al di la’ delle acque territoriali dello stato
intercettante. Agli Stati rimane sempre l’obbligo di garantire che le
persone oggetto delle loro operazioni abbiano accesso a procedure e
forme di ricorso individuali”.
“La sentenza di oggi – commenta Amnesty International – e’ una
pietra militare perche’ rafforza e favorisce il rispetto dei diritti
umani e delle liberta’ fondamentali in Europa e pone fine alle misure
extraterritoriali di controllo delle migrazioni che non contemplano
l’identificazione delle persone che gli Stati sono invece obbligati a
proteggere. Il verdetto si pone come un argine di fronte alla
disponibilita’ dell’Italia a cooperare con un governo che era
conosciuto per la violazione sistematica dei diritti umani. Respingere
migranti e richiedenti asilo in Libia, nonostante fossero ampiamente
conosciuti i rischi cui sarebbero andati incontro – denuncia – e’
stata una politica priva di scrupoli”.
“Nonostante il cambio di regime in Libia’ – sottolinea Amnesty –
persistono gravi preoccupazioni sul trattamento dei migranti e dei
richiedenti asilo nel paese. Le autorita’ italiane e l’Unione europea
devono apprendere la lezione e garantire che i diritti umani saranno
al centro di ogni negoziato con la Libia o con altri paesi, compresi
gli accordi di cooperazione in materia d’immigrazione”.
(Sin-Fei/Col/Adnkronos)
23-FEB-12 15:37