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Roma, 23 feb. (Adnkronos) – “La sentenza con cui la Corte
europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l’Italia per i
respingimenti in Libia e’ una sentenza di civilta’. Come abbiamo
purtroppo avuto moto di denunciare all’epoca dei fatti, la violazione
dei diritti e della dignita’ dei migranti nei respingimenti collettivi
era palese e indegna del nostro Paese”. Lo dice Anna Finocchiaro,
presidente del gruppo del Pd al Senato.
“Al contrario di quanto dicono autorevoli esponenti del Pdl –
prosegue Anna Finocchiaro – la sentenza della Corte Ue per i diritti
umani e’ tutt’altro che astratta e generica. L’Italia e’ stata
condannata per aver effettuato respingimenti collettivi per giunta
verso un paese come la Libia, in cui i migranti avrebbero rischiato
tortura e uccisioni e per non aver offerto agli immigrati la
possibilita’ di fare ricorso”.
“Credo che questo provvedimento possa costituire un’occasione
per l’Italia per rivedere politiche sbagliate e inumane in materia di
immigrazione, che durante il governo Berlusconi sono state oggetto di
scontro violento tra l’allora maggioranza, costituita da Pdl e Lega e
l’allora opposizione, costituita dal Pd e da altre forze politiche.
Ora – conclude Anna Finocchiaro – ci sono le condizioni per un
ripensamento delle politiche sull’immigrazione, come oggi ha
sottolineato il ministro Riccardi, a partire dalla revisione del reato
di immigrazione clandestina che noi da sempre riteniamo un grosso
errore”.
(Pol-Mon/Ct/Adnkronos)
23-FEB-12 16:22