Lo prevede il decreto sulle semplificazioni fiscali. Ora “esame dei tecnici” e poi la firma di Napolitano
Roma, 2 marzo 2012 – Cancellata l’imposta del 2% sui trasferimenti di denaro all’estero attraverso istituti bancari, altri agenti di attività finanziarie e agenzie di money transfer.
Lo prevede il decreto fiscale sulle semplificazioni fiscali. Secondo quanto si legge nella relazione tecnica al provvedimento viene di fatto cancellata l’imposta di bollo pari al 2 per cento dell’importo trasferito con un minimo di 3 euro.
Dall’imposta erano comunque esentati – spiega la relazione – “i soggetti muniti di matricola Inps e codice fiscale e non imponibili i trasferimenti effettuati verso Paesi membri dell’Ue, nonché quelli effettuati dai cittadini della stessa Ue. Per quanto riguarda i potenziali effetti negativi derivanti dall’abrogazione della disposizione in esame, si ritiene, pur in assenza di dati puntuali, che essi siano di non rilevante entità, vista l’area di non imponibilità e di esenzione prevista”.
“La proposta di abrogazione nasce dall’esigenza – si spiega nella Relazione Illustrativa che accompagna la bozza finale del decreto fiscale – di mantenere la coerenza con gli impegni assunti dal nostro Paese a livello internazionale ed evitare, inoltre, una significativa contrazione del volume delle rimesse verso i Paesi extracomunitari, motivabile con la migrazione di ingenti flussi monetari dai canali di trasferimento ufficiali a quelli non autorizzati, privi di forme di controllo, tracciabilità, protezione e tassazione. Tale deviazione di flussi monetari su canali illegali è stimato in 2 miliardi di euro su base annua”.