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Cittadinanza e voto, le proposte di legge popolare arrivano in Parlamento

Presentati oggi alla Camera i testi della campagna l’”Italia sono anch’io”. Bastavano 50mila firme, ne sono arrivate più del doppio. Ora tocca alla politica

Roma – 6 marzo 2012 – Riformare la legge sulla cittadinanza e portare gli immigrati alle urne per le elezioni amministrative.

Lo chiedono con forza oltre centomila cittadini italiani che hanno sottoscritto le due proposte di legge di iniziativa popolare della campagna l’”Italia sono anch’io” promossa da diciannove associazioni che negli scorsi mesi hanno raccolto firme su è giù per lo stivale. I testi sono stati depositati oggi alla Camera dei Deputati.

La proposta di riforma della cittadinanza farebbe diventare subito italiano chi nasce da un genitore regolarmente in Italia da almeno un anno o da un genitore nato in Italia, ma anche chi frequenta qui un ciclo scolastico o, arrivato quando ha al massimo dieci anni in Italia, vi rimane fino alla maggiore età. Gli adulti avrebbero invece la possibilità di prendere il passaporto tricolore dopo cinque anni di residenza regolare.

La proposta sul diritto di voto darebbe invece l’elettorato attivo e passivo alle elezioni circoscrizionali, comunali, provinciali e regionali agli immigrati che risiedono regolarmente in Italia da almeno cinque anni. Per andare alle urne dovrebbero chiedere l’iscrizione ad una lista elettorale aggiunta, come oggi già fanno i cittadini comunitari per le partecipare alle elezioni Comunali.

Per essere presentata in Parlamento, ognuna delle  proposte aveva bisogno di almeno 50 mila firme di cittadini italiani, un obiettivo addirittura doppiato. Quella sulla cittadinanza, infatti, ne ha raccolte 109.268, quella sul voto 106.329. Ora tocca al Palazzo darsi una mossa per evitare che questa spinta dal basso si riveli inutile.

Anche per questo motivo, la campagna l’”Italia sono anch’io” non si fermerà, proponendo nuove iniziative di sensibilizzazione. ”Da parte nostra, da questo momento comincerà un’azione pressante perchè il nostro Parlamento di assuma le proprie responsabilità nella certezza che non deluderà le aspettative di milioni di persone” ha detto il portavoce Graziano Del Rio, sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci.

Elvio Pasca

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