Moncef Marzouki: “Fare luce sulla sorte dei nostri migranti e garantire un trattamento umano. Sviluppare rapporti bilaterali e spazio euro mediterraneo”. La prossima settimana Napolitano nel paese nordafricano
Roma – 10 maggio 2012 – La Tunisia “collaborera’ efficacemente” con l’Italia “per impedire il fenomeno dell’immigrazione clandestina”. L’unica “l’unica soluzione strategica” per frenare le partenze rimane però lo “sviluppo” del paese Nordafricano.
È quanto dichiara in un’intervista ad Adnkronos International il presidente tunisino Moncef Marzouki, che la prossima settimana ricevera’ a Tunisi Giorgio Napolitano. Il presidente della repubblica italiana è il primo leader europeo e occidentale a recarsi nel Paese dopo la rivoluzione di gennaio 2011.
“Abbiamo un interesse comune a promuovere la crescita, ma questo richiede tempo, anche se io sono sicuro del fatto che la Tunisia andra’ verso una sempre maggiore stabilita’ e un incremento dello sviluppo economico”, afferma il presidente, secondo cui “questa e’ la vera soluzione alla questione dell’immigrazione”. A questo proposito, il leader tunisino chiede all’Italia di contribuire a far luce sulla sorte dei migranti tunisini, augurandosi che le autorita’ italiane riservino “un trattamento adeguato e umano” a queste persone e a “pazientare in questa difficile fase”.
Marzouki sottolinea quindi che “le nostre relazioni con l’Italia sono millenarie e gli italiani sono i nostri vicini europei piu’ prossimi”, per questo “speriamo di rafforzare sempre piu’ questi rapporti”. L’Italia, assieme alla Francia e alla Spagna, e’ “la porta attraverso la quale entriamo in Europa – spiega – ed e’ quindi nel nostro interesse economico e sociale approfondire i rapporti” con questi Paesi, soprattutto dopo che “i sistemi politici democratici” sono approdati anche nella sponda sud del Mediterraneo.
Secondo Marzouki, “la politica tunisina verso l’Italia si basera’ in futuro sullo sviluppo delle relazioni bilaterali e sulla costruzione dello spazio euromediterraneo, che per me e’ una priorita’ politica e diplomatica”.
Il progetto dell’Unione per il Mediterraneo, cosi’ come e’ stato lanciato anni fa dall’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, “si basava su un presupposto sbagliato”, ossia quello di creare una “struttura regionale formata da dittature e democrazie, cosa impossibile”, sottolinea Marzouqi, secondo cui “ora le cose sono piu’ facili, poiche’ nella sponda sud del Mediterraneo esistono delle democrazie”. La Tunisia, assicura Marzouqi, “non mettera’ mai in discussione la partnership con l’Ue, al contrario vogliamo relazioni piu’ forti con il blocco europeo”, senza tuttavia trascurare i suoi rapporti con lo spazio arabo e africano.