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A miss Italia una fascia anche per le immigrate

Da quest’anno il concorso avrà una gara dedicata alle giovani straniere che sono qui da almeno un anno. Patrizia Mirigliani: “Una scelta per l’integrazione”, ma allora perché non far gareggiare insieme vecchie e nuove italiane?

Roma – 24 maggio 2012 – Da miss Italia nel mondo a miss dal mondo in Italia. Potrebbe essere riassunta così la novità annunciata da Patrizia Mirigliani sul sito internet del più importante concorso di bellezza del Paese.

“Care amiche straniere che risiedete in Italia, quest’anno ho pensato anche a voi” scrive con un pizzico di paternalismo l’organizzatrice della kermesse. E spiega che nel 2012 è prevista un’ edizione Speciale di Miss Italia nel Mondo che “per la prima volta nel 2012, non si dedica alle miss con origini italiane che non vivono nel nostro Paese ma proprio a voi”, “la vostra integrazione – aggiunge – è troppo importante per tutti”.

Il regolamento non è stato ancora definito, per ora si sa che potranno partecipare ragazze dai 18 ai 26 anni che vivono in Italia da almeno un anno. La vincitrice verrà incoronata a settembre a Montecatini Terme, nelle stesse giornate delle Finali della Miss Italia nazionale.

“Quello delle migrazioni – ha sottolineato Mirigliani – è un salto di civiltà che ci ha trasportati in un universo senza frontiere e senza distanze. E noi, che rappresentiamo una parte importante del mondo femminile, che ha un ruolo di primo piano anche nel fenomeno della migrazione ed è un elemento di integrazione decisivo, avvertiamo l’esigenza di adeguarci a questi tempi”.

Una buona notizia? Chissà. L’altro lato della medaglia è che la gara principale rimane preclusa alle figlie dell’immigrazione, ragazze cresciute in Italia, spesso anche nate qui, che però hanno ancora un passaporto straniero, perché la legge sulla cittadinanza continua a ignorare le seconde generazioni.

Mentre la riforma che (quasi) tutti dicono di voler fare è arenata in Parlamento, far gareggiare insieme vecchie e nuove italiane sarebbe sì una piccola rivoluzione. Un modo per ribadire che oggi la bellezza dell’Italia ha anche gli occhi a mandorla o la pelle scura.

Elvio Pasca

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