L’associazione Occhio Blu-Anna Cenerini Bova organizza la rassegna L’Albania nel suo Cinema, portando alla prestigiosa Casa del Cinema di Roma – in prima visione capitolina – otto tra i più importanti film albanesi dal 2 al 5 giugno
Roma, 25 maggio 2012 – In occasione delle Celebrazioni per il Centenario dell’Indipendenza dell’Albania, dal 2 al 5 giugno, l’Associazione Occhio Blu-Anna Cenerini Bova, porta alla Casa del Cinema di Roma (Largo Marcello Mastroiani, 1) la rassegna L’Albania nel suo Cinema.
Un’opportunità unica per vedere una selezione di 8 grandi film albanesi dal 1995 al 2011 che hanno come temi la denuncia del comunismo di Hoxha, l’analisi della tragedia sociale dell’emigrazione, le tensioni intime di una modernizzazione contraddittoria, opere che vogliono contribuire a rimuovere misteri e stereotipi e definire il volto reale dell’Albania di oggi. Film che offrono due opportunità preziose: in primo luogo, l’apprezzamento di una delle espressioni artistico – culturali più efficaci di un popolo, da molti ignorata in Italia, e che ha raggiunto, nella cinematografia albanese, sorprendentemente punte di eccellenza, grazie anche ad una profonda, storica, macerazione di valori; in secondo luogo, il superamento dei segreti di un Paese che molto ha sofferto nei cento anni di indipendenza, nel suo turbinoso itinerario verso gli ideali di libertà, democrazia,dignità collettiva e individuale.
I film della rassegna sono Slogans, Colonello Bunker, Honeymoons, Tirana Anno Zero, La Tristezza della Signora Schneider, Notte senza Luna, La Morte del Cavallo e Amnistia, e saranno introdotti da un incontro col rispettivo regista.
L’evento verrà presentato, sabato 2 giugno alle 18.00 dall’Ambasciatore Mario Bova, presidente dell’ Occhio Blu-Anna Cenerini Bova, e dai registi italiani, ospiti speciali della serata, Giuliano Montaldo e Marco Bellocchio.
Il film d’apertura della rassegna, Slogans di Gjergj Giuvani, verrà proiettato subito dopo (18.30) mentre alle 21.00 seguirà Colonello Bunker, dopo una breve presentazione da parte del suo regista Kujtim Çashku.
Un ospite speciale ci sarà anche domenica, 3 giugno: assieme ai registi Pirro e Eno Milkani, presenterà il loro film La tristezza della signora Schneider anche Michele Placido in cui ha lavorato nel 2008.
La kermesse continuerà fino a martedì con incontri coi registri e proiezioni di film, ognuno con la replica.
Con questa rassegna, l’associazione no profit Occhio Blu-Anna Cenerini Bova vuol continuare la sua missione istituzionale rivolta a far conoscere la cultura e la società albanesi tra gli italiani. Nei rapporti tra Italia e Albania conoscenza e comprensione sono di primaria importanza per chiarire quei coni d’ombra che oggi ancora sono all’origine di stereotipi e diffidenze, e costituiscono freni allo sviluppo della collaborazione in tutti i campi.
La rassegna si realizza con la collaborazione di: la Casa del Cinema, il giornale Shqiptari i Italise, il Centro Albanese di Cinematografia, l’Occhio Blu Tirana e l’Ambasciata dell’Albania a Roma.
I film della rassegna:
• 2001, 83’
con Artur Gorishti, Luiza Xhuvani, Birçe Hasko, Niko Kanxheri, Robert Ndrenika
Ambientato nella scuola di un villaggio rurale nell’Albania comunista, il film prende spunto dagli slogan che gli allievi e gli insegnanti della scuola sono costretti a costruire con vari mezzi nelle strade e negli edifici. ‘Slogans’ è stato il primo film albanese ad essere selezionato al festival di Cannes, nella Quinzaine des Realisateurs.
• 1997, 103’
con Agim Qirjaqi, Anna Nehrebecka, Kadri Roshi, Cun Lajci, Gulielm Radoja
Albania, 1974. Il regime albanese, nel suo paranoico isolamento, decide di costruire in tutto il Paese centinaia di migliaia di bunker a difesa di paventati aggressori. Il colonnello Nuro Meta esegue gli ordini e porta a termine il suo compito costruendo 800.000 bunker, ma il suo matrimonio e la sua vita ne usciranno distrutti.
• 2009, 95’
con Mirela Naska, Jozef Shiroka, Yllka Mujo, Bujar Lako, Nebojsa Milovanovic, Jelena Trkulja, Lazar Ristovski, Petar Bozovic
La distanza tra l’Europa dell’est e quella dell’ovest non è soltanto una questione di chilometri. Costruito su due storie separate che si svolgono nello stesso tempo, in Albania e in Serbia, il film segue due coppie durante il loro matrimonio mentre prendono la decisione di lasciare i propri Paesi . Honeymoons è la prima produzione albanese-serba e rimane a tutt’oggi una delle poche collaborazioni culturali tra i due Paesi.
• 2001, 89’
con Nevin Meçaj, Ermela Teli, Robert Ndrenika, Rajmonda Bulku, Bahar Mera, Birçe Hasko, Artur Gorishti
Nel 1997 in Albania, a Tirana, dopo i grandi disordini causati dal crollo delle ”’finanziarie fantasma” il giovane Niku vive col padre malato di cuore e la madre. Niku, onesto e sensibile, è in cerca di lavoro ed è fidanzato con Klara con cui vorrebbe costruirsi una vita in Albania. Klara, dal canto suo, è invece persuasa che la loro speranza sia quella di emigrare.
LA TRISTEZZA DELLA SIGNORA SCHNEIDER di Pirro e Eno Milkani
con Nik Xhelilaj, Anna Geislerová, Barbora Stepánová, Tomás Töpfer, Artur Zach, Michele Placido, Arta Dobroshi
Praga, 1961. Un giovane studente albanese che studia regia all’Accademia del film sta girando il suo film di diploma. Ma la rottura dei rapporti dell’Albania con il blocco sovietico lo metterà davanti ad un dilemma che peserà su di lui tuttala vita.
NOTTE SENZA LUNA di Artan Minarolli
con Genc Fuga, Enerieta Jani, Niko Kanxheri, Kledi Kapexhiu, Elton Papuciu, Ilisia Sheri, Gentian Zeneli, Lulzim Zeqja
L’emigrazione degli albanesi all’estero, che negli ultimi anni si è trasformata in un problema cronico, è l’argomento centrale del secondo lungometraggio di Artan Minarolli. La sedicenne Rudina e suo nonno lasciano il loro villaggio per emigrare verso ovest. Sul treno, accalcati insieme a potenziali emigranti, Rudina e Gjergj si incontrano. Il loro viaggio sarà lungo.
Sala Deluxe – 4 giugno, ore 18.30 (Replica Sala Kodak – 5 giugno, ore 16.30)
LA MORTE DEL CAVALLO di Sajmir Kumbaro
• 1995, 80’
Con Timo Flloko, Rajmonda Bulku, Tinka Kurti, Fitim Makashi, Niko Kanxheri
La storia ambientata negli anni Settanta, riporta un immaginario episodio relativo ad un’opera di pulizia delle strutture statali, cui farà seguito una condanna a morte per attività sovversive non solo per un noto generale dell’esercito albanese, ma anche per il suo cavallo. È una “favola” sarcastica che scava e vive da tempo nell’inconscio della gente e che, finalmente, può emergere durante la delicata transizione politica. È il primo e autentico film di denuncia, prodotto subito la caduta del regime senza sovvenzioni statali.
Sala Deluxe – 4 giugno, ore 21.00 (Replica Sala Kodak – 5 giugno, ore 19.00)
AMNISTIA di Bujar Alimani
• 2011, 83’
con Luli Bitri, Karafil Shena, Todi Llupi, Mirela Naska, Klevis Bega
Per la prima volta in Albania una nuova legge permette i rapporti sessuali tra coniugi tra le mura di un carcere di Tirana. Una volta al mese Elsa affronta un lungo viaggio per fare visita a suo marito che si trova in carcere.
Contemporaneamente Shpetim fa visita alla moglie nello stesso carcere. Fuori dalle mura della prigione i due visitatori iniziano una storia segreta.