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Della Vedova (Fli): “Si alla sanatoria per gli immigrati”

"Farne dei lavoratori regolari, cioe' consentirne una regolarizzazione coerente con la loro effettiva posizione socio-occupazionale sarebbe una scelta non solo giusta, ma anche efficiente dal punto di vista economico"

Roma, 18 giugno 2012 – "La decisione del Presidente statunitense Barack Obama di sanare la posizione degli immigrati irregolari entrati negli Usa prima dei 16 anni e di fatto integrati nella societa' americana non illumina solo la discussione che in Italia da tempo si e' aperta sulla questione della cittadinanza dei minori nati e cresciuti in Italia, ma anche la riflessione sulle centinaia di migliaia di lavoratori stranieri irregolari, il Rapporto Caritas-Migrantes ne stima circa mezzo milione, che lavorano in Italia".

E' quanto scrive il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova, in un articolo su Libertiamo.it.

"Farne dei lavoratori regolari, cioe' consentirne una regolarizzazione coerente con la loro effettiva posizione socio-occupazionale – sottolinea Della Vedova – sarebbe una scelta non solo giusta, ma anche efficiente dal punto di vista economico". Secondo Della Vedova, infatti, "per un governo impegnato a fare emergere il 'sommerso' e a riportare alla luce del sole, anche a fini fiscali, quell'economia illegale che frena il potenziale di crescita del Paese, lasciare sotto il livello della legalita' mezzo milione di persone che non chiederebbero che di emergere significa rinunciare ad entrate certe e 'strutturali' per perseguire obiettivi impossibili, come il rimpatrio di mezzo milione di persone che appartengono strutturalmente alla forza lavoro italiana".

"In una fase in cui con la spending review si stanno cercando le risorse per scongiurare l'aumento dell'Iva previsto per il prossimo autunno – spiega il capogruppo di Futuro e Liberta' – un po' di attenzione anche sul lato delle 'entrate' virtuose attivabili non guasterebbe". "E quelle legate direttamente e indirettamente all'imponibile fiscale e contributivo di mezzo milione di persone 'sommerse' non sarebbero entrate ne' occasionali, ne' disprezzabili. Legalizzare 500.000 lavoratori porterebbe da subito una cifra compresa tra 250 e 500 milioni e determinerebbe a regime maggiori entrate fiscali e contributive per alcuni miliardi".

"Si tratta di lavoratori che, come gia' in passato, nessuno espellera', giustamente, perche' danno un contributo fondamentale alla vita delle imprese e delle famiglie. Conosco le obiezioni ma uno scambio piu' legalita' meno iva a me sembrerebbe positivo", conclude Della Vedova.

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