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Lutto nell’islam italiano, addio a Mario Scialoja

Ex ambasciatore, direttore dell’ufficio italiano della Lega Musulmana Mondiale, figura di spicco della grande moschea di Roma. I messaggi di cordoglio:  “Uomo del dialogo e della pace”

Roma – 25 giugno 2012 – Lutto nell’islam italiano. È morto ieri a Roma l’ambasciatore Mario Scialoja, figura di spicco della comunità islamica e primo direttore dell’ufficio italiano della Lega Musulmana Mondiale.

 

A darne la notizia “con profondo dolore e commozione” è il segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia, Abdellah Redouane.  “I funerali – annunci in una nota – si svolgeranno domani alle 11 presso la grande moschea di Roma Invitiamo gli esponenti della nostra comunità a unirsi a noi nell’esprimere il cordoglio e i sentimenti di vicinanza alla famiglia di questo nostro fratello che ha avuto tanta importanza nella storia della nostra istituzione,  all’interno della quale ha ricoperto numerose cariche”.

Gia’ diplomatico italiano, Scialoja era nato a Roma il 29 luglio 1930. Il suo ultimo incarico e’ stato quello di ambasciatore in Arabia Saudita dal 1994 al 1996. Si era convertito all’Islam alla fine del 1988, quando era vice rappresentante permanente dell’Italia presso l’Onu a New York, con il rango di ambasciatore. Al termine della sua carriera ha deciso di dedicare i suoi ultimi anni al servizio della Comunita’ musulmana in Italia.

“L’improvvisa scomparsa del fratello hajji Mario Scialoja ci colpisce dolorosamente Scialoja, con la sua personalita’ e il coraggio sempre dimostrati per testimoniare la sua  scelta religiosa e’ stato e rimane un esempio per tutti i musulmani in Italia” scrive in una nota l’Unione delle Comunità islamiche in Italia, che porge le “più sentire condoglianze alla sua famiglia, ai fratelli e le sorelle che gli sono stati vicini e a tutta la comunità islamica in Italia”.

Anche il ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi ha inviato un messaggio di cordoglio ai vertici del centro culturale islamico in Italia, nel quale ricorda “con commozione la figura di Scialoja, figura di spicco della comunità islamica in Italia, appassionato e intelligente sostenitore del dialogo e della convivenza tra le religioni e le culture”.

”E’ con profondo dolore e rammarico che abbiamo appreso della scomparsa dell’Ambasciatore Mario Scialoja, un uomo da sempre impegnato a favore del dialogo e della pace.  Scialoja ha saputo, grazie alla sua generosita’, alla sua determinazione e all’importante ruolo avuto nella grande Moschea di Roma, aiutare la societa’ italiana a comprendere la natura pacifica dell’islam” dichiara Khalid Chaouki, responsabile  Nuovi Italiani del Pd, sottolineando che ”non saranno solo i musulmani a rimpiangerlo, ma e’ tutta l’Italia che perde un uomo saggio e da tutti rispettato”.

Il sindaco della Capitale Gianni Alemanno, si dice “vicino a tutta la Comunità islamica e alla famiglia dell’ambasciatore Mario Scialoja che ci ha  abbandonato. Un amico che aveva speso tutta la vita nell’impegno per  il dialogo fra culture, per la coesistenza pacifica delle religioni e per il bene della societa’. In lui abbiamo trovato un autentico esempio di dedizione al servizio delle Istituzioni e autentica vita di fede”.

Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ricorda “un uomo che in tutta la sua vita non ha mai smesso di lottare per affermare la pacifica convivenza tra le culture, le religioni e i popoli. Il suo valido esempio dovrebbe diventare per chi governa un modello da seguire e da imitare per favorire il dialogo e la pace”.

“Grande rammarico” per Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma. “Sono personalmente sgomento, perche’ con Scialoja avevamo costruito una rapporto di reciproco rispetto, collaborazione e amicizia. Anche nei momenti di tensione – ricorda Pacifici – aveva sempre dimostrato di saper tenere la barra del dialogo e del rispetto”.

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