"Hanno ostacolato anche strizzando l'occhio ai sentimenti xenofobi le proposte di legge sulla cittadinanza ai minori figli di immigrati nati o cresciuti in Italia''
Roma, 1 feb 2013 – ''Balotelli, al quale rivolgo i miei auguri per la sua carriera calcistica, soprattutto in azzurro, e' il simbolo di una delle peggiori e piu' anacronistiche incivilta' giuridiche. Nonostante sia nato nel nostro Paese, vi sia sempre vissuto fino alla maggiore eta' e parli con inflessione bresciana, fino ai 18 anni non e' diventato italiano''.
Lo sottolinea Benedetto Della Vedova, candidato al Senato in Lombardia nella lista con Monti per l'Italia.
''Per impedire alle centinaia di migliaia di Balotelli che sono nati o cresciuti nel nostro Paese di diventare cittadini italiani – avverte – la Lega e il Pdl hanno in questi anni ostacolato, anche strizzando l'occhio ai sentimenti xenofobi (come il sindaco leghista che parla di 'negher' per riferirsi ai calciatori di colore), le proposte di legge sulla cittadinanza ai minori figli di immigrati nati o cresciuti in Italia''.
''Ora che Berlusconi e il milanista Maroni hanno scelto di sfruttare Balotelli per la campagna elettorale – aggiunge Della Vedova – dicano chiaramente se pensano che gli italiani di seconda generazione meritino di ottenere la cittadinanza italiana in tempi piu' certi e ragionevoli''.